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XIX

TENZONE TRA SER LUPORO DA LUCCA
E CASTRUCCIO DEGLI ANTELMINELLI

Niccolò Tegrimi nella sua Vita Castruccii narra (A’A’. II. SS., XI, 1321) che questo «Lupara Lupari» (sic) fu tra i consiglieri di Castruccio, e che poi, indignato per la negatagli restituzione d’una somma prestata al suo signore, gli si ribellò: onde, bandito e spogliato dei beni, si ritirò a Bologna, dove rimasero i suoi discendenti. Ma son notizie tutt’altro che accertate storicamente : quella del prestito, p. e., è ricavata appunto dalla pres. tenz., che il Tegrimi riferisce testualmente in una lezione molto scorretta. 11 nome «Lupòro» fu abbastanza frequente, nel Trec., in Lucca e nel suo territorio; cosi, un notaio ser Lupòro di Bonavere, congiunto di Coluccio Salutati, visse in Pescia tra il 1329 e il ’46, e non vedo perché non potrebb’essere il rimatore (si oppose all’identificazione il Novati, Epist. di C. Salutati , IV, 11, 414-5). Del resto, fu anche avanzato il dubbio che i due sonn. non siano di Castruccio e di ser Lupòro (cfr. G. Simonetti, in Studi star., II, 6): opinione, che mi sembra esclusa da un aneddoto petrarchesco (Rer. memorand.. III, 2) e dalle concordi indicazioni dei testi a penna. — La tenz. fu giá parecchie volte prodotta in luce: senza risalire alle stampe antiche dell’Allacci e del Crescimbeni, basterá ricordare quelle del Mai (Spicilegium romanunt, I, 683-4), secondo un cod.

Ambrosiano non designato; del Fanfani (in Etruria. I, 743-4), di su «un foglio ms.» del sec. XIV; e del Simonetti (op. cit., pp. 4-5), dal Ricc. 931. Il testo migliore è senza dubbio quello dato dal Mai: alla cui fonte, da riconoscere nelPAmbros. C. 35 supra (c.

395 r), io attingo la mia lezione, con pochi ritocchi necessari.

1, 2 «né» corr. da «non», 6 «che» da «nè»: per la sintassi; — 7 «innanzi», 12 «per infino»: da accorciare per la misura; — io «Volimus», 11 «Lupero», di ovvio emendamento.

2, 9 «ghuarda ben che mmai piú non t’avengha», con perdita della rima, facilmente restituibile d’altronde (anche Mai emendò: «guarda ben che m. p. non sia fatto»).