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Questa lettera e la seguente si trovano tanto nelle Opere della Morata quanto nell *Epistolario del Curione. Registro qui le varianti principali fra le due edizioni: •553 (Curione) 1570 (Morata) a principe mea desertam ab iis, a quibus minime debui etc. sed hos fructus omnes a nostris soppresse le parole a nostris prinprincipibus retulimus, nimirum prò cipibus.prò labore el officio etc. labore tulimus odium. princeps quae nos tueri debuerat. XV. Schweinfurt, i° ottobre [1551]. Qui si accenna al supplizio del Fanini come avvenuto l’anno innanzi. Il testo della lettera differisce da quello che si legge nell’edizione 1570 nei seguenti punti : 1553 •57" ullis prmeipum precibus ullis precibus super aspera saxa super saxa hutni in molli humo Pasquillutn Bcslalicum dialogum mittes dabis XVI. Schweinfurt, [1552]: si parla della guerra che ardeva attorno ai vescovadi lorenesi tra Carlo V e Enrico II. XVII. Schweinfurt, [1552]: si collega per il contenuto alla precedente. XVIII-XIX. [Schweinfurt, 1553]. Le due lettere si collegano alla XXVIII di questa raccolta, la quale è datata nel testo a stampa. Tutte le tre lettere non sono anteriori alla fine del 1552 o principii del ’53, perché in una si accenna alla liberazione del duca di Sassonia, avvenuta in conseguenza del trattato di Passavia (2 agosto 1552). XX. [Schweinfurt, 1552J. La lettera si collega con la XXV e XXVI di questa raccolta; tutte e tre si riferiscono all’offerta di una cattedra di medicina a Linz, che Giorgio Hermann fece a Grunthler in nome di Ferdinando d’Austria. La proposta avvenne Riformatoti italiani del Cinquecento • li. 18