Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. II, 1927 – BEIC 1889291.djvu/230

fatto forti quelli? considerate nella Scrittura quelli che sono stati infermi, che non sempre sono restati infermi. San Pietro lo negò, il che non è posto per esempio che noi imitemo, ma per cognoscere la fragilitá nostra, non escusarla, e la gran misericordia di Cristo. Esso non fu sempre infermo, ma cosi fu fatto robusto, che poi si rallegrava di patire per Cristo. Cosi ancora noi, sentendo la nostra infermitá, dovemo con priegi accostarsi al medico, e pregarlo ch’egli ci faccia forti ; purché lo preghiamo, esso non mancará della sua promessa, ma egli non vuole che siamo pegri ed ociosi, ma che di continuo sterno in esercizio, armati di quelle arme che scrive san Paolo alti Efesii al quinto: «Noi abbiamo un potentissimo nemico che mai cessa, e Cristo ci ha dato l’esempio come il possiamo vincere, cioè con le orazioni, e con la parola di Dio»: però per amore di Cristo, il quale con il suo precioso sangue vi ha riscosso, io vi priego che diligentemente studiate la Scrittura, pregando il Signore che vi illumini in quella. Vedete David, quel gran profeta, quanto spesso, e con quanto ardore il priega: «Signore illuminami, insegnami le vie tue, renova un core mondo in me»; e noi come se fussemo perfetti, non studiamo o leggemo cosa alcuna. Paolo, tanto omo, scrive alti Filippensi , ch’el non ha ancora appreso, ma che studia di apprendere. Di giorno in giorno dovemo crescere nella cognizione del Signore, e insieme pregare con gli apostoli a crescerci la fede, e con David: — Sustenta i passi mei nelle vie tue —. La colpa è nostra, che senio infermi, perché scusiamo la nostra infirmitá, e non usiamo gli remedi da Cristo ordinati, cioè li prieghi e la sua parola. Pensate che quel che ha fatto e patito ogni cosa per amore vostro, non vi esaudirá se lo pregarete ch’egli vi faccia forte, avendo tante sue dolce promesse? Se non vi volesse esaudire, egli non vi averia invitato con tante promesse; e acciocché non dubitaste ha giurato, che tutto quello che domanderete al padre in suo nome, egli ve lo dará, e non dice che vi vuol dare solamente questo o quello, ma tutto quello che dimandarete. E san Giovanni dice, che se noi domandiamo qualcosa secundo la volontá di Dio, ché egli ci esaudirá. Ora domandarli ch’egli vi dia fede e fortezza, acciocché lo confessate,