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cantare primo 93


8
Diceva l’uno: — E’ sará me’ cenare,
e poi cenato porrènci a dormire. —
Mentre che stanno cosí a ragionare,
ecco tre belle giovane apparire,
tal che fanno costor maravigliare;
e, giunte quivi, cominciorno a dire:
— Voi siate tutti quanti e’ ben trovati,
da poi che siete nel prato alloggiati. —
9
Disse un di lor: — Le ben venute siate!
Dove n’andate adesso, ch’è giá notte?
Se volete, con noi quivi posate,
e non andate errando per le grotte;
da poi che noi tre siamo e voi tre siate,
ognun ne torrá una questa notte,
e ciascuna di voi piacer arete;
dove vi piace, domattina andrete. —
10
Una rispose: — Non ne fare istima,
ch’a nessun modo non mi toccherai,
se giá per donna non mi pigli prima;
per altro modo me tu non arai;
ma, se mi vuoi sposar, odi mia rima:
farò tal cosa che tu riderai,
e darotti per dota tanto avere
ch’alla tua vita tu potrai godere.
11
— Sappi — rispose alla donna colui —
ch’i’non son ora per donna pigliare,
se giá non fosse, come dite voi,
che quella, a chi m’avesse a maritare,
mi desse tanto aver, ch’avesse poi
per la mia vita sempre a trionfare.
A questo modo forse lo farei;
per altro modo mai non ne torrei! —