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92 iv - istoria di tre giovani disperati e di tre fate


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Perché talvolta si truova in un prato,
e’ si vuol sempre ogni cosa cercare.
E’ furon tre che ciascun disperato
erano, e non sapean come si fare,
tanto ch’ognun di lor si fu accordato,
ciascuno insieme cominciò a parlare:
— Dove vai tu? — E tu che vai cercando? —
— E’ tel dirò, stu mi verrai ’scoltando.
5
I’ ho cercato di molto cammino,
e son disposto tanto camminare,
e tanto andrò portando il capo chino,
ch’i’porrò fine a tanto sospirare.—
Rispose l’altro: — Ed io son sí meschino,
sí, mi dovessi un dí gettar nel mare,
ch’io son disposto con pene o con danni
veder s’i’ posso uscir di tanti affanni.
6
— Veggio ch’ognun di noi è disperato;
se ci vogliamo insieme accompagnare,
arèn pel mondo poi tanto cercato,
qualche ventura ci potrebbe aitare. —
E fussi insieme ciascuno accordato;
cosi présono insieme a camminare
e stettono una sera all’osteria,
e la mattina poi ritornò via.
7
Eran tutti vestiti alla leggiera;
ma, perché n’era lontano il cammino,
tolsen del pan dall’oste quella sera,
e ciascheduno aveva un fiaschettino,
e perché l’oste disse che lungi era,
ciascun la sera se l’empiè di vino.
E camminorno insino al sol passato,
tal che la sera alloggiorno in un prato.