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Messer Guarnicri disse: — O malenato,
questo colpo non è da soferére. —
E misse mano al brando ch’avea a lato,
in sulla testa die’ al buon destriere.
Elena disse: — Falso rinegato!
non è usanza di buon cavaliere:
gran codardia faceste e grande fallo
avermi morto sotto il mio cavallo. —
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Elena fu da cavai dismontata
e misse mano a la spada forbita:
lo scudo avanti, e adosso li fu andata;
sopra Guarnieri diede tal ferita,
tagliò lo scudo e la maglia ferrata,
mandonne il braccio in su l’erba fiorita;
un altro colpo ch’ella avesse dato,
ben l’averebbe morto e consumato.
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Madonna Elena il vòlse anco ferire:
la testa presto li volea tagliare.
Messer Guarnier disse: — Non mi finire,
ch’io vegio ben ch’io non posso scampare.
Venga il Libro, e si vi fate a udire
di ciò ch’io dir voglio e manifestare:
come quelle gioie ch’io ho mostrate
la vostra cameriera me l’ha date. —
63
E’ giudici e’ notai furon presente,
ed hanno scritto la sua confessione:
la testa gli fu mozza immantenente,
senza menare in corte od a prigione.
Contenta n’era tutta quella gente,
vedendo ch’era stata tradigione.
La cameriera fu presa e legata,
e ad un palo fu arsa e dibrugiata.