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Lo ’mperadore fe’ di lor venuta
festa e gioia, mostrandosi guarito:
poi domandò la figliuola saputa
s’egli era maschio o femina il marito.
Ed ella si fu allor molt’aveduta,
e disse: — Padre mio, egli è fornito
di ciò che a vero sposo si richiede. —
Ed el per tutto questo nolle crede.
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Ed ordinò d’andar fuori a cacciare
e di menar la figlia e ’l suo compagno,
e disse a’ servi: — Fate ch’ai tornare
per loro in sala fatto truovi un bagno. —
E questo fe’ per vederlo ispogliare,
mostrando a lui di farli onore magno.
Poi cavalcò, e il re sigui la traccia,
non sapendo perché facea la caccia.
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Disse un, ch’andando li si accostò allato:
— Lo ’mperador vuol far la cotal prova,
ed havvi ad aspra morte condannato,
se natura di femina vi trova.
— S’io fussi a piè, il t’averei mostrato! —
rispose il re, — ma di questo mi giova. —
E con letizia aspettò il convenente:
poi si parti da lui cortesemente.
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Cacciando poi per una selva scura,
el re andava pur acqua cercando
per affogarsi, per la gran paura
ch’avea d’essere giunto in cotal bando.
Non trovand’acqua in quella valle dura,
iscese, non potendo ir cavalcando;
e, poi da sé ’l cavallo ebbe cacciato,
fussi nascoso in quel chiuso burlato.