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Ma, poi che ’l fu ne la sedia reale,
parlamentò si ben, che ognun da canto
diceva: — Il nostro signor naturale
parla per bocca di Spirito santo.
E certi sidn che ’l Re celestiale
colla sua man l’ha fatto tutto quanto,
però ch’uscito par del paradiso. —
E ciascun si parti con giuoco e riso.
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E lo re poi, per piú chiaro mostrare
che ’l fosse maschio com’era tenuto,
apparò di schermire e di giostrare,
ed in ciascuno fu ardito e saputo.
Cantar sapeva e stormenti suonare,
di gran vantaggio l’arpa ed il liuto:
si che di sua virtú per ogni verso
fama n’andò per tutto l’universo.
42
Ed in quel tempo avia lo ’mperadore
una figliuola grande da marito;
e disse al papa un di : — Santo pastore,
mia figliuola vorrebbe anello in dito;
ond’io ne sto in pensiero a tutte l’ore,
poi che non so chi sia di tal partito:
se ne sapete alcun, che a lei si faccia,
di maritarla priego che ’l vi piaccia. —
43
Sapendo il papa la magnificenza
de lo re d’Oriente e sua vertute,
disse a lo ’niperador la convenenza.
— Questi sará di tua figlia salute:
però che, s’ella ha bella appariscenza,
odo ch’egli ha tutte virtú compiute:
da lui ’n fuor, non so in cristianitade
chi degno sia di tanta nobiltade. —