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Il papa disse: — Tu mi se’ accusata
di questo mondo paradiso fai,
e l’altra vita in tutto hai disprezzata
e ne’ mondan diletti sempre stai. —
Ed ella disse: — Io sono accagionata,
Padre, di cosa che ma’ non pensai,
ch’io credo in Dio e vita eterna spero:
chi altro dice non vi porge il vero.
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Diletto prendo per considerare
l’eternai vita che mai non ha fine,
e penso, udendo mie dame cantare,
che debbian esser le voci divine!
E, disiando udirle, star mi pare
in questo mondo tra pungenti spine.
Di questa vita non curo una fronda;
ma, sperando aver l’altra, sto gioconda. —
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Appresso disse: — Acciò ch’io non v’inganni,
fate cessar tutta la gente vostra. —
Quando con lui fu sola, alza li panni,
una camicia di setole mostra,
e dice: — Padre santo, quindici anni
fatto ho con questa col Nimico giostra. —
Poi mostrò un ferro in sulle carni cinto;
laonde il papa disse: — Tu m’hai vinto. —
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Levossi ritto e presela per mano,
dicendo: — Donna santa, grazia chiedi; —
ed ella, lagrimando umile e piano,
disse: — Per quello Iddio a cui mi diedi,
vi priego, Padre mio, Pastor sovrano,
che m’assolviate innanzi a’ vostri piedi. —
E poi che l’ebbe di tal voglia sazia,
ed ella disse: — Io voglio un’altra grazia.