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cantare secondo 17


CANTARE SECONDO

1
O Padre, e Figlio, e Spirito Santo,
che venir ci facesti in questo mondo,
al vostro onor comincio questo canto.
Benché ’n semplicitade ognora abondo,
concedi grazia ne lo mio cor tanto,
ch’assai piú bello sia, ch’è lo secondo;
e, se a lo primo avessi a voi fallato,
per lo secondo fie ben ristorato.
2
Signori e buona gente, voi sapete
che in prima è l’uom discepol che maestro;
e le vertú, ch’agli uomini vedete,
procedon dal Signor, Padre cilestro.
Però s’i’ fallo, non mi riprendete,
che di tal arte non son ben maestro:
che vi vo’ dire, col piacer divino,
ciò che intervenne a Marco e a Gherardino.
3
Nell’altro cantar sapete ch’io dissi
come a la madre manifestò il guanto,
e come la suo gente dipartissi,
e rimasono in tormento ed in pianto;
or vi dirò che, seguitando, addissi.
Pognendo ogni pensiero da l’un canto,
ascoltate, signori, in cortesia,
ch’io intendo trarvi di malinconia.