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Come !a gente si maravigliava,
non è mestieri eli’io vel dichi quid;
ché tutto l’universo ne parlava,
come tra loro iscriveano gli amici ;
e tutto il chericato ne tremava
pensando perder tutti i benefici.
Giunto presso a Parigi una mattina,
gli si fa incontro il re e la reina;
21
e ’l vescovo con tutto il chericato
si cavalcava col re sanza fallo.
Quando si furon a lui appresentato,
tutta la gente ismontò da cavallo;
piangendo di letizia, inginocchiato,
cominciáro il re e gli altri a salutallo:
— Ben possiate venir, Santa Corona! —
Ed e’ saluto non rende a persona.
22
Cui Salamon mirava punto fiso,
accetto sei tenea piú ch’uom vivente,
e di letizia si segnava il viso
e si diceva umile e riverente:
— Egli è venuto ben dal paradiso,
tanto ha l’aspetto angelico e piacente! —
Giunto in Parigi, come gli fue a grado,
col vescovo ismontò al vescovado.
21
E ’n sulla mastra sala fece fare
una gran sedia con sette iscaglioni :
su vi sedea, e a’ piè fece istare
i gran maestri, i preti ed i baroni;
e fece intorno a sé ingraticolare,
empier la sala di libri e’ veroni.
Po’ venne un prenze: com’egli ha ordinato,
venne dinanzi a lui inginocchiato.