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Fatto che l’ebbe sir del suo paese
e da sua gente avuto il sacramento,
cavalier tolse, tesoro ed arnese,
e cavalcò senza dimoramento
inver’ di Rodi, a stare alle difese
de’ saracini, ed ivi con tormento
fini la vita sua con gran travaglia,
restando sempre in zuffa ed in battaglia.
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Signori, avete udito il gran dannaggio,
ch’avvenne a’ due amanti per malizia
della duchessa, ben che ’l duca saggio,
com’io v’ho detto, ne fé’gran giustizia,
onde poi si dispuose a far passaggio
sopra de’ saracin, per gran niquizia;
lá ne mori poi in servizio di Dio.
Al vostro onor compiuto è ’l cantar mio!