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CANTARE SECONDO

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2
Biagio diceva: — Che debbo piú fare?
lasso me, che fatt’ho tristi guadagni!
In che modo poss’io piú ritornare
a rivedere i lassati compagni? —
E si voleva al tutto disperare;
nulla gli vai, invan par che si lagni;
e dicea come fa chi mal si guida:
— Cosi ne avvien a chi troppo si fida. —
2
Biagio si trova in maggior laberinto
che fusse mai e non ne puote uscire,
perché la fede sua si l’ha sospinto
a questi casi che gli hanno avvenire,
e si ritrova come un corpo estinto,
e piú non sa dove si debba gire.
E, trovandosi in tanto duro assedio,
e’ sempre prega il ciel trovar rimedio.
3
Ma quella fata, che die’ loro il corno,
non lo vòlse però abbandonare,
e fece che trovasse in quel contorno
un piè di fico, che possa mangiare,
e fece che quei fichi in tal soggiorno
avean tal virtú eh’i’vo’contare:
si facean certi fichi a cotal guisa,
che tutti ne farete grasse risa.