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82 | la calandria |
Santilla. So quel che vuoi dire: che Lidio, da noi instrutto, in loco mio entri e pigli per moglie la figliuola di Perillo la qual voglian dare a me.
Lidio. Ed è chiaro, questo?
Santilla. Piú chiaro che ’l sole; piú vero che ’l vero.
Lidio. Oh felici noi! Vedi che pure, doppo gran pioggia, viene bellissimo sereno. Staremo meglio che a Modon.
Fessenio. Tanto meglio quanto Italia è piú degna della Grecia, quanto Roma è piú nobil che Modon e quanto vaglion piú due ricchezze che una. E tutti trionferemo.
Lidio. Orsú! Andiamo a fare il tutto.
Fessenio. Spettatori, le nozze si faran domane. Chi veder le vuole non si parta. Chi ’l disagio dell’aspettare fuggir cerca a sua posta se ne vada. Qui, per ora, altro a far non se ha. Valete et plaudite.