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Fra’ suoi Padri Vi elesse, e poi sovente,
Quando il soffrir le leggi, a Voi commise
Il difficil governo, in Voi sicura,
30La Pubblica Dovizia1. Onor fu sempre
E ’l giudizio e la scelta; e Voi godeste,
Che l’opra Vostra pace altrui recasse
E sicurezza, a Voi travaglio e merto.
Vide Astrea la grand’Alma, e tosto anch’Ella
35V’offrì la libra e ‘l brando2; e Giano poscia
Di sue leggi il tesoro3; e ad ambi uguale,
Nè mai mm pronta e mente e man prestaste.
E forse allor che Interpetre e Ministro
De’ suoi consigli Libertà mandovvi
40Alla Donna d’Insubria4, il fè per pompa,
Ambiziosa a mostrar, di quanta ardeste
Di vero onore inestinguibil brama.
E se Le balenò gioja sul volto
All’iterato farvorir di Sorte,
45Che compagno seder Vi feo sul Soglio,
Pria che al Seggio primier Virtù Vi ergesse,

  1. Protettore di San Giorgio.
  2. Inquisitor di Stato.
  3. Supremo Sindicatore.
  4. Inviato a Milano.