Notizie sulla Guerra della Indipendenza d'Italia (Monitore Toscano)/Ordine del giorno 29 maggio 1859 (Comando generale dell'armata)

Ordine del giorno 29 maggio 1859
(Comando generale dell’armata)

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Ordine del giorno 29 maggio 1859
(Comando generale dell’armata)
Ordine del giorno 25 maggio 1859 (Della Rocca) Proclama alle Truppe 31 maggio 1859 (Vittorio Emanuele II)
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N. XIV.
Monit. N. 131

Torino 29 Maggio

Comando generale dell’armata.

Ordine del giorno. – Il 21 di questo mese il generale comandante la quarta divisione, cav. Cialdini, ordinava a due colonne di guadare la Sesia a monte ed a valle del ponte di Vercelli onde sloggiare gli Austriaci dalla ripa sinistra.

La prima colonna, composta del primo battaglione del 10° reggimento, comandata dal capitano sig. Jest, non curando il pericolo di guadi incerti e profondi, entrava risolutamente nel fiume, ed in breve le truppe riordinavansi sull’opposta strada. Non potendosi [p. 126 modifica]servire delle munizioni, che durante il varco si erano inumidite, i soldati con ammirabile slancio attaccavano il nemico alla baionetta.

Sorpreso da tanta arditezza esso si dava a precipitosa fuga, abbandonando sul campo morti, feriti, armi, munizioni ed equipaggi.

In questo frattempo, la seconda colonna, sotto gli ordini del tenente colonnello cav. Reccagni, comandante de’ Cavalleggeri d’Alessandria e composta del 6° e 7° battaglione Bersaglieri e di due squadroni di Cavalleggeri, passava la Sesia al guado; con ardita manovra ricacciava il nemico di posto in posto, e contribuiva così al successo della giornata: onde tutta la sinistra della Sesia dal passo di Albano sino a Torrione trovossi sgombra dall’avversario.

Il possesso di questi terreni per parte nostra fu maggiormente assicurato nello stesso giorno ed in quelli successivi 22 e 23 da ardite ricognizioni offensive eseguite da alcune truppe della 4ª divisione e da parecchi squadroni di Cavalleria di linea.

Il 22 e il 23 mentre alcune ricognizioni dirette da S. M. in persona sulla Sesia e sul Po, protette mirabilmente dall’artiglieria, tenevano a bada il nemico, l’isolotto che trovasi in faccia a Terranova veniva fortemente occupato dai nostri. [p. 127 modifica]

Il contegno delle truppe in tutte queste circostanze fu, come sempre, degno del più grande encomio.

S. M. il Re nell’ordinare che sia fatta conoscere alle truppe la sua alta soddisfazione, si è degnata di conferire a coloro, che più si distinsero, diverse ricompense.