Manco una pe' le mille

Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi II.djvu sonetti letteratura Manco una pe' le mille Intestazione 8 gennaio 2025 75% Da definire

Le case Le frebbe
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832
[p. 223 modifica]

MANCO UNA PE’ LE MILLE.

     La vò rregazza, la vò bbella, ricca,
Bbona, donna de casa, de decoro...
Se sa:1 cchi vva ccercanno sto tesoro,
Nun trova mai la forca che l’impicca.2

     Si nne vede una ch’ha le mane d’oro,3
Subbito la facciata nun je cricca:4
La vede bbella, e ssubito se ficca
Ner cervellaccio che lo facci toro.

     Una che n’incontrò jjeri in un loco,
Perch’era un po’ accimata,5 ebbe pavura
Che jje manni la casa a ffiamm’e ffoco.6

     Sai come ha da finì sta seccatura?
Che, o resta scapolo, o a la fin der gioco
Pijja in grazzia de ddio la scopatura.

Roma, 7 dicembre 1832.

Note

  1. Si sa.
  2. Modo proverbiale, esprimente lo schifo che taluno ha di tutto ciò che potrebbe scegliere al suo scopo.
  3. Quella donna ha le mani d’oro, che sa far tutto.
  4. Non gli va a garbo l’esteriore.
  5. Azzimata.
  6. Mandare in rovina per le prodigalità ecc.