Lettera di Pasquale Paoli a Francesco Saverio Frediani

italiano

Pasquale Paoli 1794 Lettera di Pasquale Paoli a Francesco Saverio Frediani Intestazione 31 luglio 2019 75% Da definire

Rostino, 20 luglio 1794


Caro Frediani, Rispondendo alla vostra di ieri, devo confessarvi che mene trovo alquanto imbarazzato.
Non vi è dubbio che le nostre genti devono avere delle sofferenze ; ma queste sono inevitabili negli assedi ; ed i nostri devono considerarsi non come soldati a stipendio ma come cittadini disposti a tutto risicare per la lor patria ; e quindi non devono prendersi a cuore, se per essi non vi è tutto quel riguardo che vi è per la truppa inglese. Non so però comprendere la distinzione che soffrono nei soccorsi che si prestano alle genti di guerra in campagna senza differenza di nazione a nazione.

Se non vogliono dar le mule per trasportare i nostri ammalati fatele commandare nei villaggi. In quanto alle paghe degli officiali, io non potrei provvedervi senza farne inteso il popolo, perché mi somministri i mezzi, ed in tal caso potrebbersi anche pensare per la sussistenza de' soldati. Sarà costì il cavaliere Elliot. Potreste farglene parola ; e, se vi pare, potreste farne inteso anche l'ammiraglio ; ma prima di ogni altro parlatene col generale Stuart, perché io possa regolarmi e prender delle misure di sua sodisfazione. Ne ho scritto a Giampietri, il quale probabilmente farà vedere la mia lettera al generale Stuart, perché risguarda voi, Pietriconi, le paghe degli officialo, lo spedale, e molti alteri oggetti importanti. L'abbate Sivori vi parlerà di un certo Maraninchi, perché cosi gli o scritto. Guardate a prender delle misure efficaci sopra di lui... L'assalto del Mozzello non potea essere pericoloso, ma solamente di strepito mi spiacerebbe che li nostri non fossero stati commandati a tale serviso.