Lettera di Eloisa ad Abelardo/Proemio

Proemio

../Carme IncludiIntestazione 2 marzo 2015 100% Da definire

Carme
[p. 3 modifica]
PROEMIO







Pochi sono i componimenti, e nostri e di fuora, i quali presentino tanta varietà e insieme tanta fiamma di affetti come questo di Alessandro Pope. Nessun altro agguaglia, crediam noi, la nobile industria dell’Autore nel figurare i moti di un animo appassionato, impotente bensì a depor la memoria delle dolcezze perdute, e a sostenere i mali che le seguitarono; ma pur non del tutto chiuso al raggio di speranze d’impermutabil ristoro. E il modo ch’ei tenne fu appropriato sì bene alla condizione della Infelice da lui posta in atto, che senz’altra fatica trae con sè la pietà e l’amore di qualunque spirito umano. Tutto insomma è quì mirabilmente inteso a un tal fine. Ogni idea ne sveglia molte e molt’altre: ogni espressione, che a prima vista parer può o accidentale od oziosa, è sempre inerente al concetto: la filosofia non è mai discompagnata dalla [p. 4 modifica]passione. La quale è anzi recata quì al più alto grado, senza però che mai ella oltrepassi i confini del vero. Credibili, quanto è a noi, ne sono tutti i particolari: evidenti le dipinture: ardentissimo il sentimento. Quell’aura occulta, che or ti consola col soave suo fiato, or ti trasporta in arcane visioni, vi spira per entro con un effetto maraviglioso. Il contrasto fra la Grazia celeste e l’Amore terreno vi è pennelleggiato con un vigore e artificio straordinario, a fine di render più luminoso il trionfo di quella. E il bollore e il delirio della passione sono spinti ivi quasi al massimo segno, all’oggetto di preparare il cuor de’ leggenti al prodigio che si dee da ultimo operar dalla Grazia. Si può in somma conchiudere, che in questo Carme, uscito dalla penna di quel generoso Britanno, sia lumeggiata dal Genio tuttaquanta l’istoria di Eloisa e di Abelardo, e insieme quella del cuore umano, ridotto alla condizione in cui si trovarono que’ due Sventurati. La fantasia entra quì come coadjutrice dell’ingegno: e l’ingegno si adopra come a fare spiccar maggiormente la ragione e la filosofia. Ogni verso contiene un’imagine: ed ogni imagine si accorda sì bene con la qualità degli affetti, che il cuore si trova talvolta sovrappreso da un tumulto che per se stesso non vale ad acquetare. Se non che questo è poi soavemente [p. 5 modifica]dissipato dal lume celestiale che quasi sempre succede ivi all’affanno e al vaneggiamento. In fine, la lettura di cotesti versi ti porta all’animo le più gagliarde scosse: ti conforta con le riflessioni e gli ajuti che vi contrappone: e mentre ti presenta un esempio solenne dell’umana fralezza, ti mostra eziandio in piena luce la potenza della mente e i miracoli della fede.