Le nozze (Goldoni)/Appendice
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APPENDICE.
ATTO PRIMO
SCENA II1.
Ah, dove è andato, oh Dio!
Quel primo dolce affetto.
L’ingrato sposo mio
Più amor per me non ha.
Sì sì durò per poco
Quei primi dolci istanti,
Si spense il primo loco,
Cessò la fedeltà.
SCENA VII.
Chi da lei vuol farsi amar,
Solo a quella deve attendere,
E servire, e sopportar.
S’io ritrovo un fido amante,
Il mio cor gli vuò donar.
Quando vedo un uomo a piangere,
Io mi sento consolar 2.
SCENA VIII.
L’esser nata donna al mondo.
Più ci penso, mi confondo,
Nè mi so capacitar.
Ah la donna, poveretta,
Viver deve ognor soggetta,
Nè mai pace può trovar3.
ATTO SECONDO
SCENA VIII.
Voglio dir quel che mi piace,
Voglio amar chi più mi par;
Oggi sì e domani no,
E rimproveri non vuò.
Se vi faccio una finezza, (a Mingone
Non vi state a lusingar.
Se vi parlo con asprezza, (a Titta
Voi l’avete a sopportar.
Oh, questa è bella, oh, questa è buona!
Io son padrona di corbellar,
E voglio dire quel che mi par4. (parte
SCENA XII.
Mi avete visto in guerra? Eh... no...
Quest’è l’errore.
Faccio tremar la terra,
I monti dentro e fuore;
Mando in rovina eserciti,
Spiano, sminuzzo e stritolo;
Ma basta, basta, basta.
S’ei (a da bell’umore,
A calci, a scappellotti,
In polvere anderà...
Quante bugie ch’ho detto!
Fuggir mi converrà5. (parte
ATTO TERZO
SCENA VI.
Donne belle, voi che avete
La magia nel vostro cor,
Siete quelle che potete
Far di noi quel che vi par.
Sdegnosette ci piagate,
Vezzosetti imbalsamate,
Incostante nell’amor.
Ma graziose nell’amar6.
Note
- ↑ L’aria che segue si legge nell’ed. Fenzo (1757) in luogo di quella che si trova pag. 365.
- ↑ Dall’ed. Fenzo, in luogo dell’aria' che si trova a pag. 372.
- ↑ Quest’aria si legge nelle edizioni Guibert e Orgeas di Torino e Zatta di Venezia: v. pag. 372 n. 2.
- ↑ Anche quest’aria trovasi nelle edd. Guibert-Orgeas e Zatta: v. pag. 386 n. 1.
- ↑ Pure quest’aria si legge nelle edizioni Guibert-Orgeas e Zatta: v. pag. 389
- ↑ Quest’aria si legge nell’ed. Fenzo, in cambio di quella ch’è a pag. 401.