Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869/Come si può fondare una Biblioteca popolare con le forze d'una libera Società privata

Come si può fondare una Biblioteca popolare con le forze d’una libera Società privata

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Come si può fondare una Biblioteca popolare con le forze d’una libera Società privata
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Come si può fondare una Biblioteca popolare

con le forze d’una libera Società privata.

Alcuni amici dell’istruzione popolare si costituiscano in Comitato promotore, aprano una soscrizione a pochi centesimi; per esempio, tutte persone che s’obbligano per non meno d’un anno a pagare 30 o 40 centesimi al mese: così si raccolgono soci e libri. Il luogo di riunione è a disposizione degli associati 3 o 4 volte la settimana, e i libri si danno a domicilio con certe speciali norme. Tutti possono essere soci, nessuna condizione, che la moralità. Tutti abbiano voto se non sian minori di 16 anni e liberamente s’eleggano il Consiglio di amministrazione, il presidente, il bibliotecario, chi debba vigilare alla distribuzione dei libri.

Soprattutto non bisogna dimenticare la influenza che ha la donna, e questa giova metterla a parte nei buoni uffici che potrà prestare all’istituzione.

La scelta dei libri è la cosa più interessante e dee preoccupare i soci per la destinazione di un [p. 17 modifica] buon bibliotecario, a cui per agrario di responsabilità o fatica potrà aggiungersi l’opera collegiale della presidenza o di due membri del Consiglio. Il bibliotecario è l’anima della Biblioteca, egli dee riconoscere nelle sue funzioni un vero apostolato e applicarvi tutto il cuore e tutta la sua attività; colla grazia dei suoi modi e i lumi della sua intelligenza dea guadagnarsi l’affetto e la confidenza del pubblico; il lettore dee trovare in lui una guida benevola che lo diriga saviamente con acconci consigli.

In generale si può dire che la Biblioteca non deve avere alcuna tendenza esclusiva, sia politica, sia religiosa; che la letteratura ricreativa giova assaissimo come miele destinato a far inghiottire la bibita meno dolce della scienza, e che avendo l’operaio bisogno di qualche cosa d’attraente che gli sia di sollievo alla fatica, sarebbe stoltezza negare il primo posto al buon romanzo nella Biblioteca popolare.

Sarà bene stampare i cataloghi distinti per materie, presso a poco cosi: — Romanzo; Poesia; Teatro; Educazione, morale; Scienze sociali; Geografia e viaggi; Storia; Arti e mestieri; Riviste e periodici; Miscellanee1; — e dar pubblicità ai nomi dei donatori; annettere alla Biblioteca la Scuola degli adulti, le letture in comune o pubbliche d’argomento popolare, industriale, in cui si rivelino le curiosità della scienza pratica: bisogna finalmente che l’inaugurazione della Biblioteca prenda occasione da qualche solennità pubblica.

E poiché il tempo è moneta, sarà utile adottare per la distribuzione dei libri il sistema del [p. 18 modifica] M. Hoelling di Mulhouse che n’è l’inventore, col quale mentre risparmia tempo e fatica ai bibliotecari è d’una rara semplicità e chiarezza.

Un grosso libro dee contenere tante pagine quanti sono i soci lettori, a ognuno di questi si dà un numero di matricola che sta intestato alla rispettiva pagina e ripetuto sul biglietto d'ammissione alla Biblioteca, così ogni pagina presenta il conto aperto d’un lettore, e lo dà in forma sinottica di un gran quadrato composto di tanti più piccoli quadrati quanti bastino a far sì che il numero dei volumi della Biblioteca sia rappresentato progressivamente da altrettanti angoli dei quadrati medesimi; così per una Biblioteca di due mila volumi bastano 20 quadrati disposti sopra due linee l’una sull’altra ognuno dei quali contenendo 25 piccoli quadrati interni a cento angoli l’uno presenta il totale di 2000 angoli: così alla pagina del socio che richiede un libro, il bibliotecario non ha che da fare una linea orizzontale all’angolo che ha il numero corrispondente al libro e questa a suo tempo ridurre a forma di croce con un’altra verticale quando ne avverrà la restituzione. Per determinare poi l’epoca della consegna non si ha che segnarvi il numero d’ordine della distribuzione; così dove le distribuzioni si fanno settimanalmente il più alto numero della distribuzione sarebbe il 52; e questo si può scrivere al disopra della linea orizzontale.

  1. I piccoli opuscoli si possono legare in miscellanee per materie.