L'autobiografia, il carteggio e le poesie varie/II. Carteggio/XIV. Del padre Giacco

II. Carteggio - XIV. Del padre Giacco

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XIII

AL PADRE GIACCO

Manda la raccolta nuziale contenente la Giunone in danza.

Con tutto il rispetto dovuto al vostro alto e raro valore, reverendissimo padre, vi mando questa raccolta di vari componimenti, nella quale leggerá un mio, che in lavorando, io mi proposi Vostra Paternitá reverendissima, come quella che, de’ viventi che io conosca, sa pensar grande, affine che avvalorasse i miei sforzi; né ho temuto il raffinatissimo giudizio per emendarne l’ardire; mi ho lusingato di una qualche vostra pregevolissima lode per consolarne il travaglio. Sicché, se contiene alcuna cosa di buono, ella cosi certamente è vostra come i difetti son miei. Il riceva dunque come suo, in quanto è lavoro di mente; come mio, in quanto è un picciol dono che vi fa l’animo in segno della grandissima stima che io fo del vostro singolarissimo merito. E, pregandola a conservarmi nella sua memoria, parte della piú bell’anima di che Iddio adorni oggi la nostra nazione, vi fo divotamente umilissima riverenza, ecc.

Napoli, 4 febbraro 1721.

XIV

DEL PADRE GIACCO Ringrazia per l’invio anzidetto.

Il quasi niun commercio che oggimai ho io col secolo, mio gentilissimo signor Giambattista, come mi ha fatto il ritardamento delle grazie vostre, cosi cagiona quello del mio rispondervi. Or a farlo con l’ingenuitá che co’ valentuomini dell’ indole vostra usar si dee, sul primo ricevere della vostra pregiatissima raccolta non senza qualche riprezzo mi son messo io a leggerne i componimenti, timoroso che, per aggirarsi al torno di argomento non maschio, non avesse a risentirsene la severitá