Questo testo è stato riletto e controllato. |
Giosuè Carducci - Juvenilia (1850)
Libro I - A questi dí prima io la vidi. Uscia
◄ | Libro I - Bella è la donna mia se volge i neri | Libro I - Quella cura che ogn'or dentro mi piagne | ► |
A questi dí prima io la vidi. Uscia
A pena il fior di sua stagion novella,
E la persona pargoletta e bella
4Era tutta d’amore un’armonia.
Vereconda su ’l labbro le fioria
L’ingenua grazia e la gentil favella:
Come in chiare acque albor lontan di stella
8Ridea l’alma ne gli occhi e trasparia.
Tale io la vidi. Or con desio supremo
Lei per questo nefando aere smarrita
11Pur cerco e invoco; e sol mi sento, e tremo;
Ché spento è al tutto ogni buon lume, e vita
Già m’abbandona, e son quasi a l’estremo.
14Luce de gli anni miei, dove se’ gita?