Izquierda de copia - nuovi sensi del possesso nell'era digitale/3.0 Libertà di creare, libertà di distribuire/3.3 Free Culture

3.3 Free Culture

../3.2 Free Music ../3.4 Free Art IncludiIntestazione 7 marzo 2008 75% Tesi universitarie

3.0 Libertà di creare, libertà di distribuire - 3.2 Free Music 3.0 Libertà di creare, libertà di distribuire - 3.4 Free Art


Al mondo esistono diversi progetti che hanno come scopo la promozione della libera diffusione della cultura. Project Gutenberg (in Italia noto come Progetto Gutenberg) è, dall’agosto 1992, il primo produttore al mondo di libri elettronici gratuiti (vedi il capitolo Lessico alla voce eBook). In realtà la sua storia inizia addirittura nel 1971, quando Michael Hart, allora studente dell’Università dell’Illinois, grazie ad alcune amicizie ebbe accesso al sistema centrale della rete universitaria (guarda caso, lo stesso computer era uno dei 15 nodi della rete che in seguito divenne Internet). Per sdebitarsi del grande favore, e convinto che un giorno chiunque avrebbe potuto avere accesso ad un computer in rete, Hart decise di iniziare una raccolta di libri elettronici. In quel momento aveva nello zaino una copia della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America, che divenne il primo eBook della storia.
Il sito del Progetto Gutenberg (http://www.gutenberg.org) è nato nel 1994. Oggi è un’associazione senza fini di lucro che ha vinto numerosi premi e mette a disposizione circa 22000 titoli (di cui 127 in italiano, tra i quali l’Orlando Furioso, la Divina Commedia, la prima Costituzione, le opere di Pirandello, “Pinocchio” di Collodi, le poesie di Silvio Pellico...), per lo più opere cadute nel pubblico dominio, o senza copyright, oltre ad alcuni libri che gli autori stessi hanno deciso di mettere a disposizione del progetto.
Tra gli autori del progetto americano si possono trovare: Jane Austen, Omero, Mark Twain, Joyce, Charles Dickens, Leonardo Da Vinci, Lewis Carroll, i fratelli Grimm, Verne, Arthur Conan Doyle, Shakespeare, George Eliot, Edgar Allan Poe, H. G. Wells, Dostoevski, Bram Stoker, Jack London, Dante, Kafka, Platone, Kipling, Mallarmè, Melville, Goethe, e molti altri. Ogni libro della biblioteca Gutenberg può essere stampato e redistribuito.
Project Gutenberg ha diversi “fratelli” in giro per il mondo che si occupano della divulgazione di eBook gratis a seconda delle leggi nazionali sul copyright (giapponese, australiano, nordico, ebreo...), o che sono una sorta di sito mirror di Gutenberg con altri titoli aggiunti (come ad esempio il sito di manyBooks: http://manybooks.net/).

In Italia troviamo Libera Cultura, un progetto di Stampa Alternativa (http://www.stampalternativa.it/liberacultura/), il Progetto Manuzio gestito dall’associazione Liber Liber (1300 libri), il portale LettureLibere con link al download di oltre 1500 titoli (http://www.letturelibere.net/).
Un progetto simile a Gutenberg e suo affiliato è Mutopia, che riunisce spartiti e parti musicali caduti nel pubblico dominio (http://www.mutopiaproject.org/). Si avvale dell’aiuto di volontari che trascrivono spartiti non più soggetti a copyright utilizzando GNU LilyPond, un software open source appositamente creato per la scrittura musicale.
Nel 2003 nasce Wikimedia Inc. (http://wikimediafoundation.org/wiki/Home), un’organizzazione no-profit che in breve dà il via ad una serie di progetti fondati sulla libera e gratuita circolazione dei saperi e il modello open source in generale. I figli di Wikimedia sono:

  • Wikipedia: una gigantesca enciclopedia libera in oltre 200 lingue;
  • Wiktionary: il cui ambizioso scopo è di riunire ogni parola del linguaggio umano in un unico dizionario multilingue;
  • Wikiquote: una raccolta di citazioni e approfondimenti su di esse;
  • Wikibooks: riunisce libri a contenuto aperto a scopo soprattutto didattico come manuali e libri commentati;
  • Wikiversity, l’università per il libero apprendimento: nasce da alcuni Wikibooks per fornire materiali per l’apprendimento, come lezioni e corsi su diverse discipline, attualmente attiva in cinque lingue;
  • Wikisource, il portale che si propone di riunire i testi e i documenti rilasciati sotto licenza GDFL o sotto pubblico dominio;
  • Wikinews: complesso portale multilingue per la raccolta di notizie originali inserite da giornalisti volontari in tutto il mondo;
  • Wikimedia Commons o WikiCommons, o semplicemente Commons, è il grande archivio di file multimediali (audio, video, immagini..) rilasciati sotto licenza libera (ad oggi quasi due milioni di file);
  • Wikispecies, progetto di catalogazione di tutte le specie viventi con contenuri rilasciati sotto licenza GDFL;
  • la ormai quasi defunta e offline Nupedia, che voleva essere una grande enciclopedia basata sull’aiuto esclusivo di laureati in Fisica, e che ora -in diversi forum di discussione- si propone di essere un archivio di contenuti altamente selezionati per Wikipedia (all’indirizzo http://web.archive.org/web/*/www.nupedia.com/main.shtml si trova la versione archiviata da archive.org).

La fondazione Wikimedia continua a crescere grazie a sovvenzioni statali e donazioni. Ogni sua creazione è basata sul sistema Wiki, un ipertesto nel quale i fruitori possono aggiungere liberamente informazioni e modificare quelle già esistenti (il termine “wiki” in lingua hawaiana, significa “molto veloce”). I software wiki vengono largamente utilizzati per la creazione di progetti collaborativi online, sono relativamente facili da usare, creano una struttura di navigazione assolutamente non lineare, in cui ogni pagina è linkata ad un’altra (nel caso di link a una pagina ancora inesistente, si crea automaticamente un broken link che rimanda alla pagina per la creazione di un nuovo articolo). Ogni articolo è rilasciato sotto licenza GDFL. Tutti possono accedere alle informazioni e inserirne di nuove. Forse il più grande progetto collaborativo del mondo è appunto l’enciclopedia Wikipedia, attualmente nella top ten dei siti più visitati al mondo, con 60 milioni di accessi giornalieri ai suoi otto milioni di articoli redatti da volontari in circa 250 lingue ufficiali e dialetti. Tra i suoi principi spiccano la neutralità, la gratuità, l’assenza di pubblicità, la continua promozione di nuovi progetti a contenuto libero. Dopo l’attacco alle Torri Gemelle di New York nel 2001, i servizi segreti americani -accusati di non aver saputo “unire i punti” prima dell’11 settembre- hanno cominciato ad utilizzare un software wiki per un progetto ovviamente non pubblico (Intellipedia). Sul portale di Wikia (http://www.wikia.com/wiki/Wikia) si trovano i link a tutti i progetti wiki del mondo. Wikipedia è stata addirittura vista da qualcuno come un esperimento di anarchia, o di democrazia, o di sviluppo darwiniano, ampliamente elogiata e criticata (in entrambi i casi per lo stesso motivo: la libertà, la natura volontaria del progetto stesso). Ad oggi, è anche il progetto più simile alla Enciclopedia Galattica immaginata dallo scrittore di fantascienza Isaac Asimov nel suo “Ciclo della Fondazione”, una immensa raccolta dei saperi millenari appartenenti alle popolazioni di tutta la Via Lattea allo scopo di preservarli da guerre future (da sempre distruttrici di biblioteche).