Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante/II Redazioni compendiose della vita di Dante/VII. Matrimonio di Dante

II Redazioni compendiose della vita di Dante - VII. Matrimonio di Dante

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[p. 74 modifica] conforto datogli tenne gli orecchi serrati. Ma pur poi, in processo di tempo maturatasi alquanto l’acerbitá del dolore, e facendo alquanto la passion luogo alla ragione, cominciò senza pianto a potersi ricordare che morta fosse la donna sua, e per conseguente ad aprir gli orecchi a’conforti; ed essendo lungamente stato rinchiuso, incominciò ad apparire in publico tra le genti. Né fu solo da questo amor passionato il nostro poeta, anzi, inchinevole molto a questo accidente, per altri obietti in piú matura etá troviam lui sovente aver sospirato, e massimamente dopo il suo esilio, dimorando in Lucca, per una giovine, la quale egli nomina Pargoletta. E oltre a ciò, vicino allo stremo della sua vita, nell’alpi di Casentino per una alpigina, la quale, se mentito non m’è, quantunque bel viso avesse, era gozzuta. E, per qualunque fu l’una di queste, compose piú e piú laudevoli cose in rima.

VII

MATRIMONIO DI DANTE

Agro e valido nemico degli studi è amore, come veramente testificar può ciascuno che a tal passione è soggiaciuto; percioché, poi che con lusinghevole speranza ha tutta la mente occupata di chi nel principio non l’ha con forte resistenza scacciato, niun pensiero, niuna meditazione, niuno appetito in quella patisce che stea se non quelle sole, le quali esso medesimo vi reca; e chenti queste siano e come contrarie allo specular filosofico o alle poetiche invenzioni, si manifesto mi pare, che superfluo estimo sarebbe il metterci tempo a piú chiarirlo. A questo stimolo un altro forse non minore se n’aggiunse; percioché, poi che, allenate le lagrime della morte di Beatrice, diede agli amici suoi alcuna speranza della sua vita, incontanente loro entrò nell’animo che, dandogli per moglie una giovane, colei del tutto se ne potesse cacciare, che, benché partita del mondo fosse, gli avea nel petto la sua imagine lasciata