Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CL - Perch'io mi trovi in questa e 'n quella piaggia

CL - Perch'io mi trovi in questa e 'n quella piaggia

../CXLIX - È questo il luogo, la spelonca, e 'l sasso ../CLI - Da questa mano ch'or mi lega or scioglie IncludiIntestazione 1 aprile 2024 100% Poesie

CL - Perch'io mi trovi in questa e 'n quella piaggia
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CL.

Errante, lontano, mai non può — ed è già il settimo anno — trovar tregua per l’amore che lo tortura. Siamo, dunque, nel 1522 circa.


Perch’io mi trovi in questa, e ’n quella piaggia
     Per valli, e poggi, e per aperti campi,
     Per selve e rupi dove i chiari lampi
     4Non manda il sol quando più chiaro irraggia,
Tanto fuggir non so che mai tregua aggia
     Dal fuoco onde convien ch’ognor avvampi,
     Ch’Amor non vuol che mai da lui mi scampi
     8Luogo abitato, o parte più selvaggia.
Non vuol Amor ch’io cessi d’arder sempre,
     Mercè di que’ begli occhi che mi stanno
     11Nel cor sì fissi ch’altro non v’alberga.
E giunto pur mi trovo al settim’anno

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     Sempre penando in sì diverse tempre;
     14Ch’Amor non vuol che l’alma a sperar s’erga.

Note

V. 1. Perch’io, per quanto io; cfr. l’esordio della famosa ballata, che Guido Cavalcanti invia da Sarzana alla sua donna a Firenze: «Perch’i’ no spero di tornar giammai, | Ballatetta, in Toscana, | Va tu leggera e piana».

V. 2. Aperti campi, spaziose pianure, in contrapposto alle valli anguste e ai poggi.

V. 14. S’erga, si drizzi, si volga ad altra speranza.