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Lepiota excoriata

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Lepiota excoriata Schaeff. — Tav. XIV.

Ital. Bubbola buona. Volg. Tobbietta, Fungo della rugiada. Franc. Coulemelle chauve. Ted. Geschundener Blatterschwamm.

Ha cappello da prima obovato, poi conico-campanulato, finalmente spianato e rialzato nel mezzo con protuberanza a foggia di [p. 43 modifica] capezzolo (cappello umbonato), di color nocciola-pallido o biancastro, colla epidermide granulosa, presto lacerata in squamette e verso il margine ritirata, per cui apparisce come escoriato; lamelle spesse, bianche, al gambo libere e congiunte ad anello; gambo bianco, pruinato, poi liscio (glabro), internamente cavo (fistoloso), alla base terminante in un piccolo bulbo spianato alla sommità; anello libero, membranaceo, che sparisce in età; carne bianca, di buon sapore; basidii clavati, 30-35 × 10-12 μ; spore ovato-oblunghe, 15-17 × 9 μ.

Nasce nei luoghi erbosi al margine dei boschi, nei prati sterili vicini alle selve, nei luoghi incolti, al margine dei campi ecc. dall’agosto all’ottobre.

È mangereccio e di buonissimo gusto quando è giovine: invecchiando la carne diventa tenace, perde l’aroma e riesce indigesta. Spiegazione delle figure: a-b Fungo in due diversi gradi di sviluppo, c Fungo sezionato, d Basidii con un cistidio. e Spore.