Humor
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
LXXXII
HUMOR
Impregnato d’umor, visita un vento
le montagne crinite, i mari arcani,
gli aperti campi, il ciel, gli aditi umani,
ogni cosa ch’è germe a nascimento.
Corre intensa la vita; un turbamento
dolce gli astri possiede; e nelle immani
cavature terrestri anco i titani
di grand’erbe e di fiori han vestimento.
Questa febbre d’amor, che nel profondo
agita la natura, e fa materno
ad ogni punto e in ogni parte il mondo;
questa febbre d’amor vestirá l’ossa
fin dell’ultima morte. Ah, non eterno
esser debbo il mio sogno in poca fossa!