Giuochi ginnastici raccolti e descritti per le scuole e il popolo/Parte seconda. Giuochi con la palla/Palla a maglio

Palla a maglio

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II. PALLA A MAGLIO.


(Ingl. Hockey. — Fr. Le gouret).


Ponsi la palla in terra,
   E poi con gran destrezza e maestria
   Questo (il maglio) a due man s’afferra,
   . . . . . . . . . . . . . .
   E con galanteria
   Fassi arco della schiena,
   Per darle dritto e corla meglio in piena.


Il Lasca — (an. 1559)1.


I. INTRODUZIONE.

Il giuoco del Maglio, così chiamato dallo strumento (maglio, martello, malleus) che adoperavasi per mandare la palla, consisteva nello scagliare una palla di legno a 300 o 400 passi di distanza col minor numero possibile di colpi. Il maglio era un martello di legno cilindrico, cerchiato di ferro, con un lungo manico che dal piede arrivava alla cintura o all’ascella del giocatore.

Il giuoco del Maglio è rammentato da Avicenna 2; [p. 49 modifica]è rappresentato nella Tavola XXIX dei " Vestigi delle antichità di Roma „ di Stefano du Perac 3; ed è descritto dal Lasca in uno de’ suoi canti carnascialeschi 4.

Nell'opera del Gamurrini " Famiglie Toscane ed Umbre „ è narrato che certo Michele Vieri, dottissimo giovane, figlio di Ugolino, detto il Vierino, morì in Firenze nel 1487 percosso da una palla giocando al Maglio 5. Questa memoria mentre dà un’altra prova dell’antichità del giuoco in Italia, conferma anche che era molto pericoloso. E come tale, venne infatti proibito dai Medici.

A Firenze si conserva un ricordo di questo giuoco nel nome dello stradone, dove anticamente si eseguiva, cioè nell’attuale via del Maglio, che ha principio nella piazza di S. Marco.

Il giuoco del Maglio, quasi dimenticato in Italia, si ripresenta in questa raccolta con le modificazioni apportatevi dagli Inglesi e dalla Lega per l’educazione fisica in Francia, la quale da pochi anni l’ha regolato e adattato per le scuole.

Nel suo andamento generale ha molta somiglianza col giuoco del Calcio, e però si pone subito dopo questo per abbreviarne la descrizione e renderne più facile l’apprendimento. [p. 50 modifica]

TAVOLA VIII.

Giuoco del Maglio.


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II. PREPARATIVI.

1. Il luogo (Tavola VIII).

Il campo per il giuoco del Maglio è rettangolare (m. 90×55). Le linee tracciale nella Tav. VIII, conservano la nomenclatura data per il giuoco del Calcio.

Solamente bisogna aggiungere che le linee lm e hi lunghe m. 11 e distanti 14 m. dai confini minori del campo, congiunte ad arco con questi stessi confini nei punti VX, YZ, costituiscono gli Archi delle porte, le quali sono alte m. 2 e larghe m. 4.

2. L’occorrente al giuoco.

a) Quattordici segnali per indicare i punti determinati nella Tav. VIII col segno convenzionale corrispondente al palo. (Prel. I, pag. 3).

b) Una palla piccola di cuoio. (Prel. III, 3, A c, 8, pag. 13).

c) I contrassegni. Tanti, quanti sono i giocatori. (Prel. III, 2, pag. 9).

d) Un maglio per ogni giocatore, (fig. 2, Tav. VI, pag. 16).

Gl’Inglesi adoperano per un giuoco simile una mazza di canna d’ India ripiegata (fig. 3, Tav. VI), e una palla di gomma.

3. I giocatori.

I giocatori sono schierali come è indicato nella Tav. VIII, e il loro numero massimo è di 11 per parte. [p. 52 modifica]

III. SCOPO DEL GIUOCO.

Come nel giuoco del Calcio, così in questo i due partiti hanno per fine di cacciare la palla dentro la porta degli avversari, posta in fondo al campo; se non che per mandare avanti la palla, si servono d’un bastone ricurvo.

IV. ANDAMENTO DEL GIUOCO.

Anche nell’andamento generale il giuoco del Maglio è simile a quello del Calcio, come può riscontrarsi dalle seguenti norme.

1. Principio del giuoco.

I due Capi d’ogni partito si portano nel centro del campo, dov’è stata posta la palla, e incrociati i loro bastoni su di essa, (2, b), li battono leggermente insieme tre volte, contando: uno, due e tre. Dopo avere pronunciato il tre, ciascuno è libero di colpire la palla con la parte curva del bastone; purchè sia collocato fra la palla e la propria porta che gli sta a tergo.

Questa maniera di cominciare il giuoco dicesi incrociamento dei bastoni.

2. Dare e ricevere la palla.

a) Il bastone, tanto per colpire la palla quanto per altra ragione, non può mai essere alzato più su delle spalle.

b) Il bastone si tiene impugnato con due [p. 53 modifica]mani dalla parte sottile e diritta, e si colpisce la palla con la parte ricurva.

c) La palla dev’esser giocata da destra a sinistra, e mai viceversa.

d) Non si può colpirla che col bastone.

e) Si può fermarla con qualunque parte del corpo; ma non si può tenerla in mano nè portarla. Appena presa, bisogna posarla a terra subito.

3. Contegno dei giocatori.

a) Nessuno può impedire col bastone il giuoco a un avversario, nè toccargli il bastone, nè agganciarglielo col proprio.

b) Non si può correre fra la palla e un avversario, andando da sinistra a destra per impedirgli il giuoco.

c) Chi non ha il bastone in mano è considerato fuori di giuoco.

4. Palla in Fallo.

a) Quando la palla va fuori del campo attraverso i confini laterali, viene rimessa in giuoco da un avversario, dal posto dove uscì, con un colpo di bastone nella direzione che più gli piace, esclusa quella in avanti.

b) Mentre viene rimessa in giuoco la palla, gli altri giocatori le devono restar discosti almeno m. 5,50.

5. Palla oltre il Fondo.

a) Quando la palla, passando di fuori della [p. 54 modifica]porta, esce dal campo attraverso i confini estremi per l’azione degli assalitori, viene rimessa in giuoco dalla linea NO o PQ perpendicolarmente al punto dove uscì, con un incrociamento di bastoni come al principio del giuoco.

b) Se esce dal campo per colpa del partito minacciato, tutto questo partito deve ritirarsi di dietro alla linea di fondo; e uno degli assalitori, posata la palla a un metro di distanza dall’angolo del campo più vicino, la rimette in giuoco con un colpo di bastone.

c) Mentre uno rimette la palla in giuoco in questo modo, gli altri del suo partito non possono stare dentro l’arco della porta (II, 1).

6. Punizioni.

a) In caso d’infrazione alle regole IV,2,3, il partito avversario acquista il diritto d’un colpo di vantaggio dal punto dove fu commessa la mancanza, se questo punto è fuori dell’arco della porta.

b) Durante il colpo di vantaggio il partito punitore può stare al pari della palla, ma non più avanti, e gli avversari le devono rimanere distanti almeno m. 5,50.

c) Se l’infrazione accennata (a) viene commessa dentro l’arco della porta dal partito minacciato, gli avversari possono reclamare un incrociamento nel punto dove fu commessa la trasgressione.

d) Il partito trasgressore non può mai reclamare le pene stabilite in a e c. [p. 55 modifica]

7. Vincita.

a) Chi fa passare la palla attraverso la porta nemica, senza che sia prima toccata da un avversario, vince una partita. Bisogna però che il colpo sia dato fuori dell’arco della porta.

b) Chi fa uscire la palla attraverso i confini laterali del campo, perde un quarto di punto.

Note

  1. Ant. Fr. Grazzini detto il Lasca (1503-1583): «Canto di giuocatori di palla al maglio.» Canti Carnascialeschi. Milano E. Sonzogno, 1883.
  2. Avicenna, medico arabo, (980-1036). Lib. 1, Fen. 3, Doc. 2, cap. 2. — Citato dal Mercuriali, De Arte Gymn. Lib. 6, cap. 7.
  3. Stefano du Perac Parisino. I Vestigi dell'antichità di Roma. Roma 1575. La Tav. XXIX rappresenta i «Vestigi delle Therme di Diocletiano dalla parte di fuori.» Davanti alle Terme varie persone giuocano al Maglio
  4. Vedi nota 1.
  5. Marco Lastri: L'Osservatore fiorentino, Firenze 1821.