Frema pur di fortuna il mare irato
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pietro Paolo Carrara
I
Frema pur di fortuna il mare irato
Contra il naviglio dell’afflitto core,
E muova a danni suoi pien di rigore,
Con orride tempeste avverso fato:
5Ch’io di coraggio, e sofferenza armato
N’andrò bersaglio del crudel furore,
E piegandomi umìl nel gran terrore,
Farò core al mio cor se fia turbato.
So, che gir fra gli scogli, e le procelle
È un estremo periglio; ma si faccia
L’alto voler di chi creò le stelle.
Un’Alma è grande, se allorchè minaccia
Irato il Ciel sorti crudeli o folle,
Lor mostra lieta invariabil faccia