Esperimento sopra un metodo d'istituzioni letterarie desunto dai principii della letteratura/Avvertimento
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Avvertimento
Da una dedicatoria manoscritta dell’autore al Conte Giambattista Giovio per la seconda edizione della sua Orazione sulla Letteratura, che aveva egli in animo di fare con alcune correzioni e nuove note, pare che questo Esperimento dovesse andarvi unito, da che in essa così si legge: «Ma perchè è omai tempo ch’io badi più a «fare che a speculare (la sua cattedra era allora sul punto d’escsere tolta,) lascierò stare le teorie, tanto più che l’occasione non m’impone più di pensarvi, e solo stampo la somma di quelle che a mi pare d’aver trovate, e le unisco a questo volumetto nel quale seguendo il precetto dell’Ecclesiaste, deposito tutte le mie ragioni letterarie per sempre. — His amplius fili mi, ne requiras. Faciendi plures libros nullus est finis: frequensque meditatio carnis afflictio est: — Se non che spero ch’ella, mio signore ed a amico, vorrà concedermi ch’io le parli se non altro con questa a lettera...» e segue la lettera che noi abbiamo trovato precedere nel manoscritto i cinque capitoli che sui principii della letteratura, e sul modo d’insegnarla noi con essa lettera pubblichiamo.