Epistolario di Renato Serra/Alla madre - 4 maggio 1905

Alla madre - 4 maggio 1905

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Alla madre - 4 maggio 1905
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Roma, 4 maggio 1905.


Mia carissima mamma,

la mia guarigione procede bene; anzi troppo bene e troppo presto, così da farmi temer forte per quelle speranze che avevo accarezzato. La mia vita qui, del resto, sarebbe assolutamente deliziosa, senza il pensiero pauroso della Caserma, e se avessi qualche librto di più o almeno una cameretta dove poter leggere o scrivere a mio agio. Ma mi contento lo stesso. Soltanto, in questa gran pace dei giardini odorosi, tutte le memorie e le ricordanze della mia casa, della mia mamma e del mio babbo, di tutte quelle cose piccole e grandi che per tanti anni m’hanno empita e fatta cara la vita, mi rifioriscono in mente a ogni minuto così vivaci e precise che il mio desiderio di tornare, sia pur per poco, cresce di giorno in giorno e non so come mi adatterei a vederlo riuscir vano, Passare dal frastuono scuro e sporco del quartiere a questo luogo placido e arioso, produce un effetto incredibile. Speriamo che ci resterò un pezzo; e che tarderò a fare l’altro passaggio. Del resto so oramai che siano questi esami e quando si tratterà di passare Sergente me la caverò molto meglio. Per ora tanti baci al papà e a te dal tuo.

Saluti a Ottavio, Pia, zie, zii.