Deuteronomio (Diodati 1821)/capitolo 10

../capitolo_9

../capitolo_11 IncludiIntestazione 5 febbraio 2012 75% Da definire

capitolo 9 capitolo 11
[p. 164 modifica]
10
  IN quel tempo il Signore mi disse: Tagliati due tavole di pietra, simili alle primiere; poi sali a me in sul monte; fatti ancora un’Arca di legno.

2  E io scriverò in su quelle Tavole le parole ch’erano in su le primiere che tu spezzasti; e tu le metterai dentro a quell’Arca.

3  E io feci un’Arca di legno di Sittim, e tagliai due Tavole di pietra, simili alle primiere; poi salii in sul monte, avendo quelle due Tavole in mano.

4  Ed egli scrisse in su quelle Tavole, conforme alla prima scrittura, le dieci parole, che il Signore vi avea pronunziate nel monte, di mezzo al fuoco, al giorno della raunanza. E il Signore me le diede.

5  Allora io mi rivolsi indietro, e discesi giù dal monte, e posi quelle Tavole nell’Arca che io avea fatta, e son restate quivi1; come il Signore mi avea comandato.

6  (Or i figliuoli d’Israele partirono di Beerot-bene-iaacan, per andare a Mosera; quivi morì Aaronne, e quivi fu seppellito; ed Eleazaro, suo figliuolo, fu sacerdote in luogo suo.

7  Di là partirono, per andare a Gudgod; e di Gudgod, per andare a Iotbat, ch’è un paese di rivi d’acque.

8  In quel tempo il Signore appartò la tribù di Levi, per portar l’Arca del Patto del Signore, per comparir davanti al Signore per ministrargli, e per benedir nel suo Nome, come fa infino al dì d’oggi.

9  Perciò Levi non ha parte, nè possessione co’ suoi fratelli; il Signore è la sua [p. 165 modifica]possessione, siccome il Signore Iddio tuo gliene ha parlato).

10  Or essendo io dimorato in sul monte tanto tempo quanto la prima volta, cioè quaranta giorni e quaranta notti, il Signore esaudì la mia voce ancora quella volta, e non ti volle distruggere.

11  E il Signore mi disse: Levati, va’ per camminar davanti al popolo; ed entrino nel paese, del quale ho giurato a’ lor padri che io lo darei loro; e possegganlo.

Nuove esortazioni all'obbedienza.

12  Ora dunque, o Israele, che chiede il Signore Iddio tuo da te, se non che tu tema il Signore Iddio tuo, per camminare in tutte le sue vie, e per amarlo2, e per servire al Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua?

13  E per osservare i comandamenti del Signore, e i suoi statuti, i quali oggi ti do; acciocchè ti sia bene?

14  Ecco, i cieli e i cieli de’ cieli sono del Signore, e la terra, e tutto quello ch’è in essa3.

15  E pure il Signore ha posto affezione solo a’ tuoi padri, per amarli; e ha eletta, d’infra tutti i popoli, la lor progenie dopo loro, cioè voi, come oggi appare.

16  Circoncidete adunque il vostro cuore4, e non indurate più il vostro collo.

17  Perciocchè il Signore Iddio vostro è l’Iddio degl’iddii, e il Signore de’ signori5; l’Iddio grande, il potente, e il tremendo; il qual non riguarda alla qualità della persona6, e non piglia presenti;

18  Il quale fa ragione all’orfano e alla vedova7; e ama il forestiere, per dargli del pane e de’ vestimenti.

19  Voi dunque altresì amate i forestieri8; conciossiachè siate stati forestieri nel paese di Egitto.

20  Temi il Signore Iddio tuo, servigli9, e attienti a lui, e giura per lo suo Nome.

21  Egli è la tua laude, e il tuo Dio, il quale ha operate inverso te queste grandi e tremende cose, che gli occhi tuoi hanno vedute.

22  I tuoi padri discesero in Egitto in numero di settanta persone; e ora il Signore Iddio tuo ti ha fatto diventare come le stelle del cielo, in moltitudine.