Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni/Libro secondo/5. Prima guerra punica

5. Prima guerra punica

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5. Prima guerra punica [264-241]. — Tra breve n’uscí per la prima volta invadendo Sicilia, ed assalendovi Cartagine che signoreggiava i greci signori degli antichi siculi. Cartagine, fondata parecchi secoli prima di Roma, giá colonia de’ fenici o poeni di Sidone, giá regno, poi repubblica indipendente, aveva estese le proprie colonie e il dominio in tutta l’Africa occidentale, in Iberia, in Sicilia. Roma cittaduzza latina avea sanciti trattati di navigazione con lei [508], Roma giá potente gli avea rinnovati [345]. Ma ora Roma cresciuta in signoria ed ambizione occupava Messina [264]. Cartagine nol patí, e la guerra diventò terrestre insieme e marittima. I romani, con quella facilitá che ebber sempre a mutar modi di guerra come di governo secondo le occorrenze, a prendere ciò che paresse lor necessario da fuori come d’addentro Italia, da’ nemici come dagli amici, armaron flotte alla cartaginese, diventaron potenza di mare, e vinsero due grandi vittorie navali all’abordaggio, modo solito de’ piú arditi e men periti in quell’arte. Quindi passarono in Africa, per ferire, secondo loro uso, il nemico al cuore. Ma furono vinti lá; e vi rimase prigione quel Regolo, che, rimandato in patria per negoziare, si fece immortale tornando a’ ferri per morirvi, e cosí lasciar Roma libera nel suo costume di perdurare finché vincesse. Ed ella vinse di nuovo in mare ed in terra, e compiè la conquista di Sicilia; e allora fece pace, escludendo la rivale dall’isola. La quale fu poi la prima che ella governasse come vinta, a «provincia», cioè con un pretore che signoreggiava cittá e principi governanti in apparenza.