D'accorgimento prode siete, e saggio
Questo testo è incompleto. |
◄ | A quel segnor, cui dai tal nominanza | Chi di cercare segnore sí saggia | ► |
Questo testo fa parte della raccolta IV. Tenzoni politiche fiorentine/V. Tenzone tra Monte Andrea, ser Cione Baglioni, ser Beroardo, Federigo Gualterotti, Chiaro Davanzati e messer Lambertuccio Frescobaldi
3 — SER BEROARDO
L’angioino dovrá rendere omaggio al rivale.
D’accorgimento prode siete, e saggio
in molte cose, ma di questo errate,
che Carlo sia di si franco coraggio,
4ch’ad ogni uom doni ciò, che ne contate.
Or si parrá: ch’entrato è nel viaggio
segnor, che mena e dá tal libertate,
che converrá die pur li faccia omaggio
8colui, a cui presgio cotanto date.
E parrá se le spade tedeschine
avranno forza contro a’ quadeiletti,
11come tu die, amico, che sian fine.
Le battaglie non son come sonetti,
che pugnono li ferri piú, che spine;
14però non son sentenze li tuo’ detti.