Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/1783

Nel Giornale dell’Anno 1783. Confronto Dell’Anno 1782. cogli anni addietro 1764, 1746, 1728, ad esso corrispondenti per il Ciclo delle 223 Lune

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Nel Giornale dell’Anno 1783. Confronto Dell’Anno 1782. cogli anni addietro 1764, 1746, 1728, ad esso corrispondenti per il Ciclo delle 223 Lune
1782 1784
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Nel Giornale dell’Anno 1783.

CONFRONTO

DELL’ANNO 1782

D’UN NUOVO CICLO DELLE STAGIONI

Cogli anni addietro, 1764, 1746, 1728, ad
esso corrispondenti per il Ciclo
delle 223 Lune
.


1. Sono dette a ragione le somiglianze zoppicare con cento piedi; perchè di fatto non possono darsi in natura due cose, neppure due foglie, perfettamente simili. Nullaostante esaminando la condizione degli Anni 1764, 1646, 1728, da una parte, e quella dal cadente Anno 1782 dall’altra, distanti tra loro coll’intervallo d’Anni 18, o sia 223 Lune, ch’è il Periodo del Saros, da noi spiegato con un Discorso nel Giornale dell’Anno passato 1782, vi troveremo tanta somiglianza, che basti per riconoscere un giro, o ritorno di Stagioni col detto intervallo.

2. Le Osservazioni Meteorologiche di questo [p. 108 modifica]stesso Anno si trovano stampate distesamente, Mese per Mese, con varie riflessioni, e rimarche particolari, nel Nuovo Giornale Enciclopedico di Vicenza, dal quale furono riprodotte in altri Giornali. Qui però mi sarà lecito d’esser più breve, attenendomi alla semplice generalità delle stagioni.

3. Cominciando dall’Autunno precedente 1781, ove terminò il confronto dello stesso Anno, la prima metà fu molto buona (sino al fine d’Ottobre), la seconda piovosa, ed umida, con grave guasto delle strade, e delle Campagne. Perfettamente simili furono gli Autunni del 1763, e 1745, buoni una parte, l’altra perversa.

4. L’Inverno 1782 fu umido, aspro nebbioso, come ne’ Paesi del Nord; nevicò 4 volte, come appunto negl’Inverni degli Anni corrispondenti addietro. Ma la cosa più notabile fu lo strano freddo, dopo la metà di Febbrajo, sentito in tutta l’Europa; eppure una stessa impressione regnò nel Febbrajo 1764, e 1746; con qualche anticipazione per la natura del Saro, ma che durò sino allo stesso termine del Mese. Questa ricorrenza è veramente cosa rimarcabile.

5. Nè meno simile segui la Primavera. [p. 109 modifica]Fu essa piovosa, in Aprile spezialmente, ed in Maggio, con una Brentana ai 17 e 18 Aprile, e due colmate di Fiume li 6, e 26 Maggio. Nel registro Poleniano non sono marcate le Brentane, sicchè non mi è noto se sieno state escrescenze grandi nel 1728, ma fu Anno piovosissimo, particolarmente nell’Aprile, donde può arguirsi più d’escrescenza. Degli Anni poi dopo v’è il registro del Sig. Morgagni, il quale era solito marcare questa particolarità; e si trova notato Brentana li 8 e 25 Aprile, e 29 Maggio 1746: ha parimenti nel 1764 una li 12 Aprile, ed una maggiore li 18 Maggio.

6. Successe l’Estate con quel Caldo, e quel Secco, che ben ci ricordiamo. Similissima fu la costituzione dei precedenti Anni in corrispondenza. Poichè se il 1728 non fece tanto secco, fu certamente caldo, anzi forse il maggior caldo che facesse in tutti questi, 60 Anni. Il Termometro del Sig. March. Poleni segnò agli 11 d’Agosto gradi 52,54, che corrispondono a Gradi 27 di Reaumur; e notando esse il caldo all’Ora del Mezzodì, ed in Camera, è certo, che fuori, e tre ore dopo, sarà stato ai gradi 28. Or in quest’Anno 1782 non oltrepassò li gradi 27, tanto nel Luglio, che [p. 110 modifica]nell’Agosto. Poco minore fu il caldo del 1746, nel quale s’aggiunse in oltre una siccità pari, o più lunga, di quella di quest’Anno 1762. Il Sig. Morgagni avendo interrotto il suo registro ai 19 di Luglio, per portarsi alle vacanze, lasciò notate nel vuoto queste parole: seguitò il Caldo, e la siccità oltre tutto l’Agosto, precisamente come in quest’Anno, in cui il Caldo in vero finì coll’Agosto, ma il secco s’estese oltre la metà di Settembre. Nel 1764 non arrivò il Caldo a quest’eccesso; ragguagliando però il Termometro, fu oltre li 25. Gradi; ma dai primi di Luglio sin verso la metà di Ottobre le pioggie furono, e rare, e più leggere, sebbene talora con molto romore, come in quest’Anno.

7. Essendo la stampa di questo libretto ritardata, possiamo dir anche una parola dell’Autunno corrente, ed ormai arrivato al mezzo con troppa imitazione in vero dei passati, in corrispondenza del Ciclo, spezialmente con quello del 1746, e cogli altri ancora, che furono insignemente piovosi. L’Ottobre finito portò un ostinazione, e quantità di pioggia (7 Pollici, ed 1 Linea ) tale, che pochi altri Ottobre in questo Paese ne [p. 111 modifica]diedero tanta; e la minaccia (ben fondata, come si vedrà dopo, e già s’è prevenuto nel Giornale dell’Anno passato) è di continuare. La sola differenza, che non si dee dissimulare, è questa, che la stagione può avere anticipato, o posposto rispettivamente, d’un Mese da un Ciclo all’altro, cosa già prevenuta nella nostra Dissertazione, ed indicata dalla serie de’ Cicli.

8. Ma stando anche questa piccola incertezza, quale non risulta l’utilità di questo Ciclo Meteorologico per potere congetturare dal passato la qualità delle stagioni a venire? Ciò, che avanti questa mia scoperta, era posto nel puro caso, nel capriccio degli Almanachi, ora si trova fondato almeno sopra principj reali di teoria, ed esperienza. Andrebbe fallito, come tante volte si è protestato, chi pretendesse per questo mezzo una sicura predizione non dirò della qualità particolare dei Quarti delle Lune, o delle Lune intiere, ma anche delle Stagioni in generale, e dico predizione infallibile. I nostri Cicli Meteorologici prestano una regola da usarsi con sobrietà, e tuttavia mirabile per la vita; poichè è la sola che vi possa essere in questo stato di cose. [p. 112 modifica]

9. Quivi però devo proporre un’altra riflessione, che non mi venne in mente all’ora della pubblicazione prima del Saro, che si deve aggiugnere alle altre condizioni, o limitazioni ivi esposte, del Ciclo medesimo.

10. È ben vero, che dopo li 18. Anni, 11 Giorni, ed otto Ore, circa, i Punti Lunari ritornano tutti in Circolo colla stessa serie. Ma è vero altresì, che il sito dell’Apogeo, e del Perigeo della Luna, in questo intervallo, si trova avanzato nel Zodiaco di 12 Gradi ed un terzo, più di quello fosse al principio. Per conseguenza dopo due Cicli, o sia Anni 36 sarà avanzato 25 Gradi; e dopo tre Cicli o 54. Anni più di Gradi 37, o un intiero Segno ed un Quarto. Questa rimarca è già stata fatta rispetto all’uso Astronomico per il ritorno dell’Ecclissi, compreso il differente sito del Nodo; ma ella è da farsi parimenti quell’uso Meteorologico.

11. Ho io dimostrato coll’Osservazioni, che secondo il sito dell’Apogeo, e nel Perigeo nel Zodiaco sono alterate le impressioni della Luna. La Marea Media, tanto dell’Oceano, che del Barometro, segue l’ordine de’ Segni, voglio dire, che si adatta, e [p. 113 modifica]corrisponde al diverso aspetto di questi Segni; si trova che nell’Alta Marea del Perigeo si avanza di anno in anno conforme l’avanzamento del Perigeo stesso di Segno in Segno. Tal diversità d’impressione non può esser oziosa nella generazione delle Meteore. Per ciò una data costituzione, in quanto dipende da questa causa, dovrà diventare un poco retrograda nel progresso de’ Cicli, perchè l’Apogeo, nel secondo Ciclo, si trova allo stesso sito del primo, quattro Mesi avanti; otto, nel terzo Ciclo; e dodici, o sia un anno circa al cominciar del Ciclo quarto, o sia dopo 54. Anni, che perciò rimangono, quanto a questa rivoluzione, soli 53. Questo può fare, che una data impressione, o influenza, piovosa, ventosa, ec., in quanto dipende dal sito dell’Apogeo, e del Perigeo Lunare, dopo tre Cicli si manifesti un Anno avanti, o sia dopo l’Anno 53, piuttosto che dopo il 54. P. E. dal 1728 al 1782 sono tre intieri Cicli, o Anni 54, poteva attendersi un’Annata pari a questa del 1728, fu simile come si è mostrato, ma non tanto quanto a quella degli altri due corrispondenti anni 1746, e 1764, e questa differenza potrà almeno in parte, esser attribuita al [p. 114 modifica]differente sito dell’Apogeo, in grazia del quale l’Anno del 1782 corrispondeva al 1729 in cui l’Apogeo era precisamente nello stesso Segno del Zodiaco. Per questo motivo, quando ci allontaniamo nella successione de’ Cicli, non può esser più tanto giusto il paragone degli Anni corrispondenti da un Ciclo all’altro. È questa una rimarca da tenersi a mente per giustificazione del Saro.

12. Qui non tacerò due fenomeni rimarcabilissimi di quest’Anno: uno fu l’influenza del Catarro, l’altro la penuria de’ Grani. Non vi può esser dubbio, che la costituzione dell’aria, e delle stagioni influisca sui prodotti della terra, e sulla salute degli uomini. Ritornando dunque costituzioni simili di Annate, si rende probabile assai, che ritornino in pieno condizioni simili di raccolte, e di malattie.

13. Quanto all’influenza del Catarro, era stato ricordato da altri, che una simile ve ne fu nell’inverno 1728, e 29, descritta ampiamente nei Libri de’ Medici, e dell’Accademie; poichè fu universale, e ne restavano presi gli equipaggi de’ Vascelli in mezzo l’Oceano. Ma fu il Sig. D. Antonio Turra, dotto Medico Vicentino, già noto per varie [p. 115 modifica]opere, che mi fece con sua lettera rimarcare, che un tal Anno si trova nella serie del Ciclo delle 223 Lune, che se il Catarro avesse regnato anche nel 1729, la rimarca or ora fatta delli 53 Anni invece delli 54 ve lo riduce.

14. Ma per confessar ingenuamente la verità, io non resto molto persuaso che l’epidemia di cui parliamo, sia stata portata dalla qualità della stagione. Entrò essa in Europa dalla parte della Moscovia nel Verno; e passando per le Stagioni, e Provincie intermedie, si spiegò in Lombardia nei bollori cominciati della State. Ora il Caldo regnava (e grande) in tutta l’Italia, eppure non passò alle parti Meridionali se non verso l’Autunno; ed in questi Paesi stessi qualche distretto non fu attaccato che nell’Ottobre. Io piuttosto sottoscriverei al pensiero di quell’altro Medico Vicentino, il Sig. Dottor Gallicio, il quale sostiene (e pubblicherà una stampa) essere stata questa una specie di vera peste, mite quanto volete, ma con tutti i caratteri della vera peste. Infatti attaccando le persone, senza veruna visibile cagione, come fece in me, deve attribuirsi ad una causa invisibile, qual [p. 116 modifica]sarebbe un miasma contagioso. Che poi questa peste possa essere stata originata da una data intemperie di stagione in qualche paese dal quale si sia propagata, quest’è un’altra questione. Certo l’Epidemia Catarrosa del 1580, descritta dall’Henischio ne’ suoi Commentari sopra Areteo, con caratteri simili a quelli della nostra, non s’accorda con veruno de’ nostri Cicli Meteorologici.

15. Bensì vi si accorda la carestia de’ Grani. Sono appunto Anni 18, che queste Provincie hanno sofferto una gran penuria (nel 1764) con disordini non indifferenti in popoli. E sebbene tal estremo non siasi veduto negli altri Anni addietro 1746, 1728, non ostante dai registri pubblici, de’ quali tengo copia, veggo che il prezzo de’ Grani in tali Anni è sbalzato; poichè, se nel 1727 il Frumento valse 47 lire al Moggio, nel 1728 salì a lire 64 e soldi 5, nel 1729 a 73 e soldi 10. Se nel 1745 fu il prezzo meno di L. 58:7, nel 1746 andò a L.68:8, e nel seguente 1747, a L. 77:11, — prove di scarsezza, prodotta senza dubbio dalla stagione corsa negli anni del Ciclo. La gran fame, per cui morirono tante persone nel 1629, dista dal 1782, per l’intervallo di 153. Anni, Che [p. 117 modifica]fanno 17 volte 9 (rivoluzione dell’Apogeo); o sia 8 Cicli, e mezzo del Saro.

Nota però il celebre Sig. Beccari (le cui Osservazioni Meteorologiche di 60 Anni io posseggo, monumento prezioso) che la Vindemia del 1728 riuscì la più abbondante che fosse mai a memoria d’uomo: e tale ricorse in quest’Anno 1782.

16. Ecco un grande uso che può aver questo Ciclo per la vita umana! Prevedere in certo senso; e con ciò potere sino ad un segno prevenire, in quanto le cause morali non s’interpongono, le carestie. Siami perdonato, se di questa scoperta provo, e non dissimulo qualche compiacenza.

Passeremo ora, coll’istesso oggetto, ad esporre la costituzione delle Lune, e degli Anni addietro, che per il Ciclo corrispondono all’entrante Anno 1783 coll’idea di prestar motivo a qualche congettura sulla futura qualità del medesimo.

Tabelle per confronto delle Lune.


Nella I. Tabella delle Lune, si scorge l’accordo generale nell’indole loro piovosa, o asciutta. Particolarmente la piovosa in [p. 118 modifica]quelle d’Inverno, l’asciutta in quelle d’Estate, per tutti quattro li Cicli: e si noti che nei due primi, le Lune vengono a stare nel Mese precedente.

Nella II. Tabella si vedrà il confronto del freddo straordinario1 successo nel Febbrajo, colla qualità de’ Giorni.

Nella III. e IV. il confronto del Caldo per li due Mesi di Luglio, ed Agosto, col Secco; dal qual confronto risulta che fu più Caldo e più Secco nel 1746, che in quest’Anno 1782.

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TABELLA

Delle Lune.

 
1728 1746 1764 1782
Gior. qu. Piog. Gior. qu. Piog. Gior. qu. Piog. Gior. qu. Piog.
Novemb. prec. 10 4,304 13 3,633 5 1,347 13 4,379
Decembre 
10 6,790 16 7,714 1 2,057 11 0,623
Gennajo 
20 5,291 19 8,315 6 1,428 8 1,206
Febbrajo 
13 7,765 2 0,353 5 1,007 7 1,845
Marzo 
4 1,628 11 3,353 10 4,098 9 1,405
Aprile 
8 1,073 9 2,938 10 3,930 22 5,225
Maggio 
10 5,141 19 6,341 7 2,096 12 2,677
Giugno 
6 1,263 6 0,412 11
 
10 1,304
Luglio 
10 3,766 15 1,700 9
 
7 2,264
Agosto 
8 2,721 4 0,434 8
 
8 0,392
Settembre 
5 2,905 7 2,581 7
 
6 0,594
Ottobre 
10 5,725 8 4,536 5
 
16 5,150
Novembre 
19 8,346 14 7,582 10
 
13 6,885
 
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TABELLA II.

Febbrajo.


 
1746 1782
Term. Cielo Term. Cielo
1 - - 1,5 Soletto ghiac. - - 1,2 Neb. Var.
2 - - 1,0 Detto + 1,2 Var.
3 - - 0,3 Nu. Ghiac - - 1,0 Var.
4 0,0 Ghiac. brina - - 2,0 Neb. Var.
5 0,0 Var. ghiac. - - 2,0 Br. Neve
6 + 0,2 Nuv brina + 1,5 P. V.
7 + 0,3 Var. + 2,5 Nuv.
8 + 1,6 Nuv. Piog. + 3,0 Torbido
9 + 1,6 Neb. v. lamp. + 1,4 Pioggia
10 + 1,8 Nuv. Ghiac. + 1,0 Var.
11 + 0,2 S. Ghiac. - - 1,0 S. Var. Vent.
12 - - 0,2 Detto - - 2,4 Ghiac.
13 - - 0,7 Nu. Ghiac. V. - - 4,4 Sol rotto Ghiac.
14 - - 1,8 Nu. Ghiac. - - 6,7 Simile
15 - - 1,4 S. Ghiac. - - 6,5 Simile, V.
16 - - 1,1 Nuv. - - 6,5 Nuv. V.
17 - - 0,2 Neve, Piog. + 0,8 Nuv. Var. V.
18 0,0 Nuv. Piog. + 0,0 Sol, Ghiaccio grande
19 + 2,2 Piog. - - 7,8 Simile. Stelle Cadenti
20 + 3,6 Piog. - - 4,6 S. Neb.
21 + 4,5 Neb. Var. - - 1,0 Var. Neb.
22 + 5,0 Pioggia - - 2,8 Var. Ghiac.
23 + 5,7 Pioggia + 0,2 Piog. Nev. Ven.
24 + 4,2 Pioggia + 1,0 P. Scirocco
25 + 2,0 Neve + 3,4 Nuv.
26 + 1,1 S. Ghiac. + 0,7 Neb. S. var.
27 - - 0,8 Simile 0,0 Neb. densa, Sol
28 - - 1,1 Simile + 0,8 Detto
Qual accordo più grande si
può ragionevolmente esigere?
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TABELLA II.   TABELLA II.
Luglio.   Agosto.
1746 1782   1746 1782
Term. Cielo Term. Cielo   Term. Cielo Term. Cielo
1 22,4 Sole 23,5 Var. 1 25,0 Piog. 21,5 S.
2 23,4 S. 23,3 Piog. 2 25,1 S. 22,0 Piog.
3 23,5 S. 23,5 Piog. 3 25,1 S. 22,0 Nuv.
4 23,8 S. 20,4 S. Var 4 25,0 Var. 23,0 S. Var.
5 24,0 S. 16,8 Piog. 5 25,1 Piog. 23,4 Var.
6 25,1 S. 21,0 S. 6 24,9 Var. 21,8 Var.
7 25,0 S. 20,0 Piog. 7 24,8 Var. 22,4 Piog.
8 25,3 S. 20,5 Piog. 8 24,9 S. 22,0 S. Neb.
9 25,4 S. 21,0 Var. 9 25,0 S. 21,0 S. Neb.
10 25,5 S. 22,0 S. 10 25,6 S. 19,1 Piog.
11 25,4 Var. 23,0 S. 11 25,2 S. 18,4 Piog.
12 25,5 S. 22,0 S. 12 25,1 Piog. 19,0 Piog.
13 25,7 S. 23,2 Var. 13 25,0 Piog. 22,0 Fosco
14 25,5 S. 26,0 S. ne. 14 24,7 S. 20,4 Piog.
15 28,8 S. 26,5 S. 15 24,0 S. 22,2 S.
16 25,9 S. 26,4 S. 16 24,1 S. 23,0 Cal. S.
17 26,8 S. 27,4 Fosco 17 24,1 Piog. 23,2 S.
18 27,8 Var. 25,5 Gran. 18 24,0 Piog. 24,2 S.
19 26,1 S. 19,0 S. Var. 19 23,8 S. 23,2 Piog.
20 26,0 S. 20,6 S. 20 23,8 S. 22,0 S. Var.
21 26,0 S. 21,7 S. 21 23,9 S. 23,7 S.
22 26,5 Piog 22,5 S. 22 24,0 S. 24,7 S.
23 27,9 S. 23,7 S. Fos. 23 24,0 Var. 27,0 S. Fosco
24 27,5 S. 29,9 Detto 24 24,6 S. 25,5 Sol. Neb.
25 27,8 Piog. 25,4 Detto 25 24,8 S. 24,5 S.
26 25,0 Piog. 25,2 Var. 26 25,0 Var. 25,4 S. Fosco
27 25,3 Var. 25,0 Var. 27 29,9 Var. 23,0 Nu.
28 25,6 Var. 25,4 S. 28 24,5 Var. 13,0 S.
29 25,8 S. 26,4 Nu. V. 29 24,5 Piog. 23,2 S. Nuv.
30 25,7 S. 23,6 S. Va. 30 24,2 Piog. 22,7 S. Cal.
31 25,6 Nuv. 22,0 Piog. 31 24,0 S. 22,9 C. S.
 
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DELLE LUNE

Corrispondenti all’Anno 1783.


Gli Anni corrispondenti al 1783, de’ quali io tengo Osservazioni per questo Paese, sono 1729, 1747, 1765 distanti tra loro per 18 Anni.

Nel Giornale dell’Anno passato si è detto che le due ultime Lune del medesimo, correvano piovose, quella del Novembre più che quella di Decembre, la quale ultima potrebbe recar qualche pausa alle pioggie. Or ecco la condizione delle Lune relative al 1783, esposte in una spezie di Quadro di Quarto in Quarto, notando i Giorni di pioggia, e gli accidenti di ciascheduno che abbia ritrovato scritti. In questa parte riesce scarso il 1729, tratto dal solo Giornale del Sig. March. Poleni, il quale non notava altro che al Mezzodì.

Debbo avvertire, che per il notato quì sopra (n. 11) per il 1729 ho preso sempre la Luna seguente: perchè la Luna di Gennajo corrispondente alla nostra 1783 cadeva tutta nel Decembre 1728, e così tutte l’altre, un Mese prima; anche quelle del 1747, [p. 123 modifica]cadono 22 giorni avanti; e perciò forse non vanno tanto d’accordo colle corrispondenti; p. e. nella Luna d’Aprile si vede notato Neve, e Gelo, perchè fu tre Quarti nel Marzo: nulla ostante le ho poste nel loro ordine di corrispondenza.


QUADRO

delle lune relative al 1783.

Luna di Gennajo.

1729 1747 1765
Nl. 3 di Piog. Sereno Freddo 4 di Piog.
P.q. 2 Piog. Neve 3 Piog. ghiac. C. 3 Piog.
Pl. 1 Pioggetta Neb. Ghiac. 6 Piog.
U.q. 1 Pioggia 1 Neve C. Ghiac. Senza Piog.

Luna di Febbrajo.

Nl. 1 di Pioggetta Ghiaccio 2 di Pioggia
P.q. Senza Piog. 1 Piog. Ghiac. C. 1 Pioggia
Pl. 4 Piog. o v. 2 Pioggia 1 Piog. 1 Neve
U.q. 2 Piog. 2 Pioggia e Neve 2 Piog. 2 Neve

Luna di Marzo.

Nl. 1 di Pioggia 1 Piog. Ven. 3 Pioggia
P.q. Senza Piog. 1 Piog. Neb. 3 Pioggia
Pl. 3 Piog. Ven. 4 Piog. tuon. ven. gran. 5 Pioggia
U.q. 2 Piog. Ven. 2 Piog. brina 4 Piog. Brent.
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Luna di Aprile.

Nl. 2 Pioggette 3 Piog. e Neve Varia; Neb.
P.q. 1 Pioggia 3 Piog. e Neve Varia; Neb.
Pl. 2 Pioggia 5 Piog. tuon. brin. 2 Piog. tuon.
U.q. 4 Pioggia 2 Piog. tuon. br. 2 Pioggia

Luna di Maggio.

Nl. 4 di Piog. 3 Piog. brina 3 di Piog.
P.q. 4 Piog. e Ven. 1 Piog. e ven. 4 Piog. e tuon.
Pl. 2 Pioggia 2 Piog. e vent. 1 Piog. Neb.
U.q. 5 Pioggia 3 Piogg. tuon. 4 Pioggia

Luna di Giugno.

Nl. Sereno 3 Pioggia 3 Piog. V. tuon.
P.q. 3 Pioggia 3 Piog. terremoto 1 Pioggia ven.
Pl. 2 Pioggia 3 Piog. tuon. 1 Piog. tuon.
U.q. 1 Pioggia 3 Piog. temp. 5 Piog. Tempor.

Luna di Luglio.

Nl. 1 Pioggia 2 Pioggia temp. 3 Piog. temp.
P.q. 1 Piog. Ven. 1 Piog. Brentana 4 Piog. V.
Pl. 3 Piog. 3 Piog. temp. Senza Pioggia
U.q. 2 Piog. 3 Piog. Ven. 5 Piog. temp.

Luna di Agosto.

Nl. 2 Pioggia 2 Pioggia temp. 5 Pioggia temp.
P.q. 3 Pioggia 4 Piogg. temp 3 Piog. temp.
Pl. 2 Pioggia 3 Piog. temp. fr. 3 Piog temp.
U.q. 1 Pioggia 4 Piog. temp. 1 Piog. temp.
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Luna di Settembre.

Nl. Sereno 2 Piog. V. temp. 1 Piog. 1 Brent.
P.q. Sereno 3 Piog. V. temp. 2 Piog. temp.
Pl. 2 Pioggetta 4 Piog. V. temp. 1 Pioggia
U.q. 1 Piog. 2 V. 1 Pioggia grande 1 Piog. temp.

Luna di Ottobre.

Nl. 1 Pioggia 1 Pioggia 3 Pioggia tuon.
P.q. 4 Piog. 2 Piog. tuon. Sereno
Pl. 2 Piog. 5 Piog. tuon. 3 Pioggetta
U.q. Sereno 6 Piog. Brentana 1 Piog. tuon.

Luna di Novembre.

Nl. 5 Pioggia 4 Piog. 4 Piog.
P.q. 3 Piog. Sereno 6 Pioggetta tuon. Brentana
Pl. 3 Piog. Sereno 3 Pioggia
U.q. 6 Piog. Sereno 6 Piog. Brent.

Luna di Decembre.

Nl. 2 Pioggia Sereno 4 Pioggia
P.q. Sereno Sereno, tuon. Sereno, ghiac.
Pl. 2 Piog. Var. Ghiac. Senza Piog. Neb.
U.q. Sereno Senza Piog. Sereno, Vento


Da questo Quadro si cavano li seguenti sommarj risultati.

La Luna di Gennajo, fu generalmente umida.

Febbrajo, interpolatamente umida, e fredda. [p. 126 modifica]

Marzo, umida, e scabrosa molto.

Aprile, ineguale.

Maggio, piovosa assai.

Giugno, inclina pure all’umido.

Luglio, piovosa, e stravagante.

Agosto, piovosa anch’essa, e temporalesca

Settembre, simile.

Ottobre, incerta.

Novembre, incerta.

Decembre, inclina al sereno.

L’Anno dunque riuscì in pieno abbondante di pioggia, non senza Temporali, ed escrescenze di Fiumi.

L’Inverno, in particolare, per lo più umido, senza molta Neve, con maggior Freddo sul fine, esteso nella Primavera.

La Primavera, piovosa molto, particolarmente dopo il mezzo.

L’Estate, anch’essa interpolatamente piovosa, nè molto calda, infestata da Tempi.

L’Autunno, a tutti buono.

Note

  1. Pongo per il Freddo i Gradi del Termometro notati la mattina dal Sig. Morgagni, bensì all’aria, ma in sito meno esposto, e suscettibile. Per il Caldo, sono i Gradi notati dal Sig. March. Poleni, ridotti alla debita scala, ed ora.