L’utenza ed il finanziamento

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2.4 L’utenza ed il finanziamento

In Cina un diplomato delle scuole superiori è considerato una persona istruita. La selettività dell’accesso all’istruzione universitaria implica una valutazione delle diverse scuole nei termini di quanti studenti riesce a rendere all’altezza degli esami di ammissione. Dopo una storia assai burrascosa, in cui si sono confrontate le tendenze elitariste e quelle egualitarie più estreme, l’accesso all’istruzione nella Cina di oggi è sostanzialmente piramidale, cioè larghissimo nei ranghi inferiori e ristrettissimo in quelli superiori, anche in ragione di una disponibilità di risorse economiche assai scarsa in relazione alle necessità della sua utenza. È vero però che da una decina d’anni lo stato investe nell’educazione somme sempre crescenti.

L’istruzione obbligatoria è gratuita per i primi cinque dei nove anni in cui è prevista. Poi per il resto dell’obbligo può essere soggetta a contributi integrativi differenziati localmente per coprire alcune spese. Fanno eccezione alcune aree rurali sottosviluppate in cui le scuole (anche le elementari) si finanziano facendo lavorare gli studenti per alcune ore alla settimana in diverse attività remunerative (soprattutto nella produzione artigianale ma talora anche in qualche fase di lavorazione industriale esternalizzata dalle aziende limitrofe). È in questo modo e con i contributi delle famiglie che colà si pagano gli stipendi degli insegnanti.

L’istruzione non obbligatoria è a pagamento. Benché appartengano in maggior parte allo Stato od ad enti locali (municipalità o province) le scuole, specialmente le superiori, beneficiano di politiche di decentramento gestionale ed economico per cui sono libere di fissare gli importi delle tasse scolastiche ovvero farsi finanziare da ditte pubbliche o private. Per l’istruzione non obbligatoria, benché viga oggi un rigido sistema di mercato, sono previsti finanziamenti pubblici che coprono una certa percentuale delle spese sostenute dai singoli cittadini. Per garantire alle famiglie a basso reddito l’accesso all’istruzione superiore ci sono inoltre provvidenze pubbliche, posti di lavoro riservati a studenti all’interno di strutture scolastiche od universitarie ed esenzioni fiscali. Questo porta ad espandere l’utenza della scuola cinese. C’è poi un ricco mercato di finanziamenti privati e prestiti per le spese dell’istruzione. I libri sono a carico delle famiglie ma per la scuola dell’obbligo il prezzo è controllato dallo Stato. È peraltro usuale che in realtà gli studenti non li comprino per cui gli insegnanti ne copiano ampi brani alla lavagna.

Il governo ha l’obiettivo di estendere l’istruzione superiore in modo assai significativo: dal 2020 13.500 persone ogni 100.000 avranno almeno una laurea e 31.000 un diploma superiore, mentre l’analfabetismo dovrà ridursi a meno del 3%. La durata degli studi sarà in media di 11 anni contro gli 8 di oggi.

Il livello di integrazione dei disabili nella scuola cinese non è molto alto. Ci sono 1.540 scuole speciali e più di 1.000 scuole professionali per disabili cui sono iscritti 375.000 studenti. Inoltre 3.000 istituti di istruzione e formazione di vario tipo ammettono studenti disabili. Operano inoltre quasi 2.000 organizzazioni per la riabilitazione funzionale con quasi 100.000 studenti.

Cresce ogni anno il numero degli studenti cinesi impegnati in programmi di scambio con istituzioni culturali di altri Paesi. La Cina è il Paese che ha il maggior numero al mondo di studenti all’estero. Essi poi solitamente ritornano a terminare gli studi in Cina. Dalla fine degli anni settanta si calcola siano partiti e ritornati circa 700.000 studenti in programmi di scambio con un centinaio di Paesi. Da tempi più recenti sono moltissimi anche gli studenti stranieri nelle università cinesi.