Cigni infelici, che le rive e l'acque
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Di Costanzo
VIII1
Cigni infelici, che le rive e l’acque
Del fortunato Mincio in guardia avete,
Deh, s’egli è ver per Dio2 mi rispondete,
Fra vostri nidi il gran Virgilio nacque?
5Dimmi bella Sirena3, ove a lui piacque,
Trapassar l’ore sue tranquille e liete,
Così sian l’ossa tue sempre quiete:
È ver che in grembo a te morendo giacque?
Qual maggior grazia aver dalla fortuna
10Potea? qual fin conforme al nascer tanto?
Qual sepolcro più simile alla cuna?
Ch’essendo nato tra ’l soave canto
Di bianchi Cigni alfin in veste bruna
Esser dalle Sirene in morte pianto.