Canti di Castelvecchio/Canti di Castelvecchio/Valentino

Valentino

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Canti di Castelvecchio - Canzone di marzo Canti di Castelvecchio - Il croco
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VALENTINO



Oh! Valentino vestito di nuovo,
     come le brocche dei biancospini!
Solo, ai piedini provati dal rovo
     porti la pelle de’ tuoi piedini;

porti le scarpe che mamma ti fece,
     che non mutasti mai da quel dì,
che non costarono un picciolo: in vece
     costa il vestito che ti cucì.

Costa; chè mamma già tutto ci spese
     quel tintinnante salvadanaio:
ora esso è vuoto; e cantò più d’un mese,
     per riempirlo, tutto il pollaio.

Pensa, a Gennaio, che il fuoco del ciocco
     non ti bastava, tremavi, ahimè!,
e le galline cantavano. Un cocco!
     ecco ecco un cocco un cocco per te!

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Poi, le galline chiocciarono, e venne
     Marzo, e tu, magro contadinello,
restasti a mezzo, così, con le penne,
     ma nudi i piedi, come un uccello:

come l’uccello venuto dal mare,
     che tra il ciliegio salta, e non sa
ch’oltre il beccare, il cantare, l’amare,
     ci sia qualch’altra felicità.