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Hepain immagina un linguaggio fisiologico, che in fondo consiste nelle nostre lettere o rovesciate o sostituite da numeri: sta 5 nq facto, p. es., vorrebbe dire votre présence.

Ve n’ebbero, come il Wirgman, che facevano per le proprie opere fabbricare la carta a parte, con differente colore nel medesimo foglio, il che aumentava enormemente le spese, sicchè un volume di 400 pagine gli costò più di 2200 sterline.

Ma il carattere più spiccato è la calma, malgrado la tenacia in un’idea delirante, che si può osservare del resto anche nei monomaniaci e ne forma la differenza precipua dai maniaci.

Ma, come appunto nei primi, anche nei mattoidi, la calma alle volte cessa tutto ad un tratto e dà luogo a forme impulsive e deliranti, specialmente sotto l’aculeo della fame, o nell’acutizzarsi dalle varie nevrosi che si accompagnano al morbo e forse lo generano, come in Cordigliani e Mangione. Poichè giova notare che molti vanno soggetti a sintomi che accennano alla preesistenza di alterazioni dei centri nervosi. Gin... e Spand... hanno convulsioni alla faccia, abbassamento del sopraciglio destro, ptosi destra; anestesia si mostrò in Lazzaretti, in Passanante, e in B., incendiario, fenomeni epilettoidi in Mangione ed in De Tommasi, deliri brevi in Cordigliani.

Querelanti. — Vi ha poi una varietà di costoro: è quella già nota sotto il nome di maniaci litiganti o queruli.

Sono individui con forme del cranio e volto normali, fegato però quasi sempre ingrossato, che hanno un bisogno continuo di perseguitare giuridicamente gli altri,