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20 la tempesta

                             Prospero.
                                                           O bravo
spirito! Chi potrebbe esser sì forte
e sì costante che la sua ragione
non smarrirebbe in tale inganno?

                              Ariele.
                                                                 Credo
non un’anima sola abbia potuto
resistere a una febbre di follia
o a non dar segni di sgomento. Tutti
- i marinari eccettuati - dentro
le spume si gettarono, la nave
con me in fiamme lasciando. Ferdinando,
il figliuolo del Re, con i capelli
irti - più che capelli erano stecchi -
a lanciarsi fu il primo e strepitava:
“L’inferno è vuoto e i demoni son qui!„

                             Prospero.
È lo Spirito mio questo! Ma dimmi:
non avveniva tutto ciò vicino
alla spiaggia?

                              Ariele.
                 Vicino, o mio signore.

                             Prospero.
Ma son salvi, Ariel?