Pagina:Strada ferrata da Venezia a Milano (Recensione).djvu/7

64 STRADA FERRATA


Agevole infatti è di comprendere che se Milano e Venezia sono i centri principali del commercio e di ogn’altra maniera di affari nel Regno Lombardo-Veneto, lo sono principalmente per questo che a tale effetto contribuiscono altri centri di produzione e di consumo, minori senza dubbio per comparativa importanza, ma tuttavia abbastanza considerevoli eglino stessi perchè avere se ne debba grande riguardo. Tutto si collega tanto nel mondo fisico che nel morale. E come le vene minori non alimentate o non aventi comunicazione facile e perenne co’ tronchi maggiori e col cuore ben presto rimangono senza vita, o fanno cader se non altro tutto il corpo in una condizione stentata e morbosa; così anche la prosperità nazionale isterilisce e vien meno se con inopportune e mal consigliate misure agl’interessi sociali s’impedisca od anco si difficulti di espandersi e di prendere fino nelle diramazioni più minute tutto il naturale e conveniente sviluppo.

Tanto più poi è necessario di aver ben presente il bisogno di mettere la strada a portata del maggior numero possibile di centri dove le persone e le merci si trovano già raccolte in maggior copia, o possono più agevolmente raccogliersi, che a facilitare ivi il concorso de’ viaggiatori e il trasporto delle merci e derrate d’ogni specie dai centri secondar] o minori, a cooperare perchè ognor più animata ne venga l’industria de’ Veneti e de’ Lombardi, e generalizzata fra essi l’attività e l’amore delle utili intraprese, serve mirabilmente quel numero grandissimo, quella rete di ottime strade comunali, provinciali e postali che tagliano in tutte le direzioni il nostro regno, e pongono in una comunicazione immediata e sicura in ogni tempo e stagione i piccoli comuni co’ capiluoghi di distretto, e questi colle città principali ossia coi centri maggiori del movimento e dell’interno commercio.

Importa tanto più finalmente che con un giudizioso e comodo tracciamento della strada si faciliti in tutti i modi il movimento de’ viaggiatori, ossia importa tanto più che si tenga gran conto di maggiori centri abitati, e intermedi, tra i quali l’andata e il ritorno, già per sè brevi, divengono colla strada ferrata quasi istantanei, che una esperienza costante ha ormai luminosamente comprovato ottenersi il maggior reddito lungo le strade a rotaje non dal trasporto delle merci, ma da quello de’ viaggiatori. In