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dal Cardinal Castiglioni all’Eccellentissimo Signor Visconte di Chateaubriand ambasciatore Francese al Conclave. Ecco come si esprime l’autore del Giornale. «Direbbesi quasi che il Porporato aveva un secreto presentimento della sua elevazione, e che parlava già al Cattolico mondo come successore di Leon XII. E mentre l’Ambasciatore esponeva le sue idee al Collegio, e che perdevasi nella rigenerazione attuale, mostrando di volervi strascinare la Chiesa; il Cardinale, elevandosi ad una maggior altezza, cercava in Cielo le promesse divine, onde ricordarle autorevolmente all’ambasciatore, ed insegnargli che il Cattolicismo è ben superiore all’umana civiltà ed alle mondane rivoluzioni, e che desso può ben soffrirne, ma non restarne oppresso giammai».

(11) È fama che in conclave sentendo il Cardinal Castiglioni essere caduta l’elezione sulla sua persona, e temendo di qualche abbaglio o equivoco in quella votazione, ricusasse di accettare il Papato, se non si faceva un nuovo e più esatto scrutinio, mentre egli intanto si pose in orazione. Nella seconda votazione fu verificata la sua elezione non colla maggioranza, ma colla pienezza de’ voti dei Porporati, che furono sommamente edificati della sua magnanima umiltà, e del suo disinteresse sommo.

(12) Gregorio XIII e Benedetto XIV fecero dono della rosa d’oro alla Metropolitana di Bologna, come può vedersi dalla Bolla Quarta dello stesso