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La perdita immatura del Sommo Pontefice PIO VIII, la quale fu pianta da tutta Roma e dai Fedeli dell’Universo, non poteva non essere vivamente sentita dal ragguardevole Personaggio, che aveva l’onore e la sorte di rappresentarlo con pubblico carattere in Napoli.

Sentimenti dunque di gratitudine, di venerazione e di esemplare pietà mossero Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor D. Luigi Amat, de’ Marchesi di S. Filippo e Sorso, Arcivescovo di Nicea, Abbate Commendatario di S. Michele di Salvenero, e di S. Maria di Cea, Nunzio Apostolico presso Sua Maestà il Re del Regno delle due Sicilie, a celebrarne con solenne pompa i funerali, come aveva fatto in morte del Papa Leone XII.

La lugubre cerimonia ebbe luogo li 23 dicembre dello cadente 1830 nella bella Chiesa di S. Giacomo degli Spagnuoli, immediatamente soggetta alla Santa Sede; ed al valente architetto Signor D. Raffaello Cappello fu affidata la cura di decorarla con quello splendore, che all’altissima dignità rispondesse dell’augusto defunto.