Pagina:Regno di Sardegna - Regio Biglietto 10 marzo 1821 (Vittorio Emanuele I).djvu/1




VITTORIO EMANUELE
PER GRAZIA DI DIO
RE DI SARDEGNA, DI CIPRO,
E DI GERUSALEMME;
DUCA DI SAVOIA, E DI GENOVA;
PRINCIPE DI PIEMONTE,

ECC. ECC. ECC.


Le inquietudini che si sono sparse hanno fatto prender l’armi ad alcuni corpi delle nostre truppe. Noi crediamo che basti far conoscere il vero, acciò tutto rientri nell’ordine. La tranquillità non è punto turbata nella nostra Capitale, dove noi siamo con la nostra Famiglia, e col nostro dilettissimo Cugino il Principe di Savoja Carignano, che Ci ha dato non dubbie prove del costante suo zelo. Falso è che l’Austria Ci abbia domandato veruna fortezza, ed il licenziamento di una parte delle nostre truppe. Noi siamo anzi assicurati da tutte le principali Potenze della indipendenza nostra, e dell’integrità del nostro territorio. Ogni movimento non ordinato da Noi sarebbe la sola cagione, che, malgrado il nostro invariabile volere, potrebbe condurre forze straniere entro a’ nostri Stati, e produrvi infiniti mali.

Assicuriamo tutti coloro, i quali hanno preso parte ne’ movimenti finora seguiti, e torneranno tosto alle loro stazioni sotto la nostra obbedienza, che conserveranno i loro impieghi ed onori, e la nostra grazia Reale.

Dato in Torino il 10 di marzo del 1821.

V. EMANUELE.
Di Saluzzo.

TORINO DALLA STAMPERIA REALE.