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22 parte prima

Daniele Manin nel guadagnar tempo... sperando dal tempo e dagli avvenimenti, il bene del proprio paese.

E questa, forse, era anche la speranza del ministro austriaco, il quale, in data del 19 giugno, cioè due soli giorni dopo, rispondeva:


Al signor Daniele Manin, Venezia.

Poichè nella di Lei lettera del 17 corrente, mi viene espresso il desiderio di conferire con me sulle future Istituzioni del Regno Lombardo-Veneto, e i suoi rapporti coll’Impero, in modo da guarentire il benessere di codesti cittadini, e la loro dignità nazionale, io mi presterò di buon grado un’altra volta ad assecondare, in questa parte, il desiderio medesimo, a risparmio di maggiori disastri e rovine.

I due rappresentanti vorranno quindi presentarsi il giorno di giovedì, 21 corrente, alle ore 8 antimeridiane, ai nostri avamposti militari, per essere accompagnati alla stazione della Strada Ferrata presso Mestre, ove si troverà un traino apposta per condurli a Verona, dove sarò per attenderli.

Milano, 19 giugno 1849.

L’I. R. Ministro del commercio
De Bruck„.



Ed ecco i rappresentanti di Venezia in viaggio per un nuovo tu per tu col mediatore volonteroso dell’Impero Austriaco.

Lunga fu la conferenza. In questa si venne a più particolareggiate spiegazioni, così sulla forma politico-amministrativa da darsi alle Provincie Venete, ritenendone a capo Venezia, come sulle principali modalità generali da adottarsi, tanto rispetto alla parte finanziaria, commerciale e materiale della città di Venezia, quanto rispetto al perdono, ed alle garanzie personali da concedersi agli individui facenti parte delle milizie, o maggiormente compromessi nelle politiche vicende.

Il ministro, ritornato a Milano, dopo la conferenza, e abboccatosi col Feld-maresciallo, vennero combinate insieme le trattative, riepilogate nel foglio che segue: