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Il ragazzo di strada




I.


Una volta si chiamava birichino o sbarazzino.

Oggi questi due nomi sono ringentiliti. Oggi si trovano dei birichini, che hanno la giacchettina quasi nuova e le mani quasi pulite: oggi s’incontrano degli sbarazzini, che possono perdere il fazzoletto di tasca, ma rispettano il fazzoletto nelle tasche degli altri.

Il ragazzo di strada, non ha più che veder, nulla con loro. È una tinta più forte, un tipo più canaglia, uno scolare che bazzica unicamente la R. Scuola della Corte d’Assise.

Qual è il suo nome? Non lo sa: o non l’ebbe mai, o se l’è dimenticato. Tutti i suoi compagni lo chiamano con un soprannome, e lui si volta subito e risponde.

— Come vi chiamate? — gli domanda qualche volta il Pretore.

— Centopelle....

— Codesto è un soprannome.