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e se morte il sorprese, come Mosè sul Nebo, o il Saverio in Sanciano, la Chiesa segnerà col bel nome di Leon XII. e il Concordato del Belgio, e l’emancipazion de’ Cattolici d’Irlanda. Le ultime lettere di S. Leone scritte ai Preti d’Alessandria, non respiravano che l’unità: quia varietatem veritas quae est simplex atque una non recipit; e la carità, sine qua nullae possunt prodesse virtutes: e la carità e l’unità mossero pure le ultime lettere di Leon XII., onde salva l’unità richiamare alla pace, alla tranquillità, alla carità una delle più illustri cattoliche chiese. — Ahimè che il confronto istituito sinora nella parte più sensibile ci abbandona, e troppo grande la differenza segna tra i due Pontefici. Dopo ventun’anno di Pontificato morì S. Leone. Dopo soli cinque anni, e mentre tutto sembrava promettere alla Chiesa di conservare anche a lungo i giorni di un tal Pontefice, accostavasi, e non senza presentimento di lui medesimo, il termine di sì cara vita.

Il 2 Febbrajo 1829 dopo la benedizion delle candele, un Prelato si rallegrò seco di sua buona salute, e il Pontefice gli rispose in modo da far conoscere chiaramente aver egli poco tempo da vivere. In seguito rimise l’anello pontificio al Prelato di sua casa cui spettava, informandolo non esser lontano il momento che dovea quello passar ad altre mani, e gli raccomandò di custodirlo onde non venisse frammisto con altri oggetti di sua proprietà. Diede parecchie disposizioni che provano il convincimento in cui era di dover presto morire, e pria che nessun male l’obbligasse al letto compose, e scrisse la propria iscrizione da collocarsi sopra il suo sepolcro nella Cappella di S. Leone Magno, che nella sua semplicità respira umiltà, e pietà.

LEONI MAGNO
PATRONO CAELESTI
ME SVPPLEX COMMENDANS
HIC APVD SACROS EIVS CINERES
LOCVM SEPVLTVRAE ELEGI
LEO XII. HVMILIS CLIENS
HEREDVM TANTI NOMINIS
MINIMVS.