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LE SELVE ARDENTI 13

— Abbaia, Curlam, — disse l’indian-agent.

Il cane si mise a latrare furiosamente, indicando così ai due cavalieri la via che dovevano tenere, e che non era più quella della capanna.

L’indian-agent e lo scorridore, che si servivano dell’occhio di bue, erano appena giunti sull’altra riva del fiume, la quale scendeva rapidissima, tutta coperta di cespugli biancheggianti di neve, quando i due cavalieri giunsero loro addosso.

— Giorgio.... signor Devandel.... siete proprio voi? — chiese John, il quale si era voltato puntando il rifle.

— Sì, siamo noi — risposo uno dei due. — Abbiamo almeno cinquanta Selve Ardenti alle spalle, e le guidano Minehaha e Nube Rossa.

— Disgraziati! Vi siete lasciati sorprendere!

— È vero, John, ma ti assicuro che ci avrebbero egualmente scovati fra qualche giorno.

— Vi credo, signor Devandel.

— Dove andiamo?

— Non ci rimane che traghettare o scendere la riviera — rispose l’indian-agent. — Lasciate andare i vostri cavalli che non potrebbero resistere al freddo intenso; prendete le vostre armi e le munizioni e seguiteci subito.

— Minehaha non ci ha presi ancora. —

I due cavalieri scesero di sella senza muovere alcuna obbiezione, e si slanciarono dietro lo scorridore ed all’indian-agent, i quali si aprivano il passo fra i cespugli candidi di neve.

Gl’indiani continuavano a inseguirli schiamazzando e sparando i loro winchesters, ma essendo la superfice della prateria ormai totalmente gelata e non avendo i loro mustani i ferri agli zoccoli, non potevano farli correre troppo.

Preceduti da Curlam, i quattro fuggiaschi invece di scendere si lasciarono andare giù per la china, e giunsero ben presto in riva al fiume.

La riviera del Lupo, una delle più grosse che solcano le parti quasi ancora vergini dello Stato del Nebraska, misurava in quel punto almeno centocinquanta metri, e la sua corrente, piuttosto impetuosa, trascinava ghiacci ed enormi tronchi di pino.

— Dov’è la nostra chiatta? — chiese uno dei due cavalieri.

— Scomparsa: sfondata forse da ghiacci o da tronchi d’albero, signor Devandel, — rispose l’indian-agent.

— Allora le Selve Ardenti ci rovesceranno nel fiume.

— Ah ba’! Fate come faccio io signor Devandel, e badate solo a non bagnare le vostre munizioni. —