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LE SELVE ARDENTI 11


Sembra un concerto di cani più o meno arrabbiati, ma nulla di più.

— Harry, — disse l’indian-agent, il quale sembrava in preda ad una viva commozione — hai udito tu?

— Come il tuo cane.

— Corri al fiume e va’ a vedere se la barca è ancora in ottimo stato. Temo che le grosse lastre di ghiaccio l’abbiano rovinata.

Vuoi che ti accompagni?

— Ma che! Dammi un pezzo di candela. Io non ho paura quando tengo nelle mani il mio fedele rifle e alla cintura due rivoltelle vere Colt, che contengono sei proiettili ciascuna.

Con queste armi io dispongo della vita di tredici uomini.

Qua la candela, John! —

L’indian-agent rientrò nella capanna e porse invece allo scorridore un occhio di bue, che poteva servirgli meglio col vento taglientissimo ed impetuoso che soffiava sulla prateria gelata. Curlam non abbaiava più. La riviera del Lupo, che correva appena a cento passi dietro la capanna, rumoreggiava invece sinistramente, trascinando fra le sue onde biondastre enormi lastroni di ghiaccio.

L’inverno era piombato sul Nebraska, coprendo le praterie e le foreste d’un fitto strato di neve ed i fiumi di ghiaccio.

Harry prese l’occhio di bue, si armò del fedele rifle, ed uscì per la stretta porticina che s’apriva dietro la capanna.

John invece aveva ripresa la sua guardia dietro la cinta, tenendo Curlam per il grosso collare di ferro.

I suoi sguardi interrogavano ansiosamente la bianca prateria che si stendeva a perdita d’occhio verso il settentrione.

Di quando in quando scoteva la testa come fosse poco convinto di quella gran calma, rotta solamente dall’urlo lontano di qualche lupo affamato.

Era trascorso appena un minuto da che lo scorridore si era avviato sulla riviera, quando due detonazioni secche, due veri colpi di carabina, rimbombarono verso il nord.

Curlam mandò un urlo lunghissimo; poi, dopo un breve intervallo, altri tre.

Ti comprendo, Curlam, — disse John scotendo novamente la testa. — Uomini bianchi e vermi rossi.

Ora vedremo chi saranno quelli che giungeranno prima a tiro dei nostri infallibili rifles. —

Un leggiero rumore gli fece volgere la testa.

Harry, lo scorridore della prateria, era tornato, e illuminava il suo passaggio coll’occhio di bue.